Asfaltature bloccate, la protesta degli autisti del trasporto pubblico: «Siamo sfortunati o c'è qualcosa che non va?»

Via del Fiume in condizioni di grave degrado per buche e gobbe
FANO - Chi si guadagna la pagnotta al volante di autobus e pullman, paga sobbalzi e scossoni anche in termini di salute. «Siamo preoccupati – affermano gli autisti del...

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FANO - Chi si guadagna la pagnotta al volante di autobus e pullman, paga sobbalzi e scossoni anche in termini di salute. «Siamo preoccupati – affermano gli autisti del trasporto pubblico iscritti al sindacato Filt Cgil – perché le asfaltature si bloccano soltanto a Fano, mentre in altri Comuni della provincia, come a Cartoceto oppure a Vallefoglia, questo tipo di interventi va avanti. O siamo sfortunati o qualcosa non funziona».

 

La promessa mancata
Aprile avrebbe dovuto essere il mese della svolta, l’inizio delle nuove asfaltature per oltre 50 strade e un totale di oltre 30 chilometri, ma non lo è stato. Finora niente cantieri, ha spiegato l’amministrazione fanese, per una questione legata al rincaro generalizzato delle materie prime, che avrebbe indotto il pool delle imprese appaltatrici a riconsiderare i conti. Ora però gli autisti del trasporto pubblico sono preoccupati, e non poco, all’idea che il ruvido massaggio alla schiena provocato da buche e gobbe delle strade fanesi sia destinato a continuare chissà per quanto altro tempo ancora.

Via delle Rimembranze
Un recente intervento dell’amministrazione fanese ha temperato un possibile motivo di malumore: lo stato in cui versava via delle Rimembranze, nella zona del Pincio utilizzata come terminale per alcuni autobus. «L’asfalto è stato sistemato – spiegano gli autisti di Filt Cgil – ma è un vero peccato che sia tenuto in questo modo un accesso al centro storico, nella bella stagione frequentato anche da turisti per le antiche mura romane e per la vicinanza all’arco d’Augusto. La zona del Pincio è stata riqualificata, è bella, poi però mancano i due soldi per fare una lira e via delle Rimembranze resta così, indietro».

Preoccupa inoltre la possibilità che, per far quadrare i conti, l’amministrazione fanese possa ridurre il numero delle strade da asfaltare. «Si dovrebbe invece prevedere l’esatto contrario – prosegue Filt Cgil – e aumentare gli interventi, perché nel frattempo l’elenco dei percorsi in cattive condizioni diventa ogni giorno più lungo. È capitato che alcuni turisti saliti sugli autobus si siano lamentati con gli operatori per i tremori e per i sobbalzi provocati da buche e gobbe. Percorrere strade ben curate è una garanzia per la salute degli operatori, e quando la schiena va in crisi è poi difficile da sistemare, ma lo è anche per la qualità del servizio offerto ai passeggeri».

Le priorità


La raccomandazione è che, appena inizieranno, i lavori di asfaltatura si concentrino subito su via Toniolo e via Campanella, dove sono individuate le condizioni peggiori in assoluto. «A seguire – conclude Filt Cgil – la viabilità principale, come via Roma, via Vittorio Veneto, via del Fiume, via Piceno e via Mattei».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico