FANO - Chieste le dimissioni della presidente di Aset per l'assunzione di una dirigente del Pd. L'iniziativa è dei consiglieri di Fano 5 Stelle dopo la nomina di Daniela...
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Un incarico legittimo, per il quale da più parti è stata giudicata adeguata la figura della giovane D'Agata, tra l’altro con esperienza di ufficio stampa del Pd, scelta da Capodagli in una rosa di dieci nominativi segnalata dall’ufficio del lavoro.
Ciò che ha turbato gli equilibri della maggioranza è l'inopportunità di tale scelta per il ruolo di partito di D’Agata (che era anche membro della segreteria comunale), tra l’altro in un’azienda che 10 anni fa conobbe il caso lacerante dell'assunzione della nuora dell'allora presidente Enzo Cicetti, con successivi rimozione di Cicetti e risarcimento del danno per 90 mila euro ottenuto dallo stesso presidente destituito.
"Chiediamo le dimissioni dell'unica persona che sicuramente ha avuto un ruolo determinante nella vicenda, finora lasciata volutamente nell'ombra, e cioè la presidente di Aset, Lucia Capodagli - affermano ora i consiglieri comunali Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri e Roberta Ansuini, ai quali si aggiunge la candidata al Consiglio regionale Rossella Accoto - . A lei ricordiamo che in passato non è mancato il passo indietro di importanti esponenti politici proprio in seguito ad alcune assunzioni chiacchierate sotto il profilo dell'opportunità. Siamo sicuri che anche a lei non mancherà la dignità professionale e il senso di responsabilità per riconoscere i suoi errori e trarre le dovute conseguenze".
"Questo episodio, dopo i finanziamenti della Cpl Concordia - incalzano i grillini -, non fa altro che evidenziare ancora una volta come questa giunta e i partiti che la sostengono adorino farsi belli con i codici etici, gli assessorati alla legalità e alla trasparenza, le (sacrosante) campagne di Libera ma anche come falliscano miseramente quando passano ai fatti".
Daniela D'Agata, che ha rassegnato al segretario comunale Marchegiani le dimissioni da ogni incarico nel Pd svolto come volontaria e per passione politica ha diffuso una nota in cui esprime la sua amarezza.
"Per una giovane come me - afferma tra l'altro - che sta iniziando un rapporto di lavoro con contratto a tempo determinato è un dolore profondo leggere la bagarre politica che si è scatenata sul mio incarico fiduciario e l'ipocrisia che la sostiene. Non ho chiesto nulla a nessuno e, soprattutto, non ho detto nulla a nessuno, volendo essere valutata per il mio curriculum e per quello che sono". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico