Novilara, assalto al bancomat Due banditi ​messi in fuga

Novilara, assalto al bancomat Due banditi ​messi in fuga
NOVILARA - Ladri messi in fuga dall'arrivo delle volanti della polizia, intorno alle 4.30 di ieri mattina. E' fallito così un tentativo di assalto al bancomat della...

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NOVILARA - Ladri messi in fuga dall'arrivo delle volanti della polizia, intorno alle 4.30 di ieri mattina. E' fallito così un tentativo di assalto al bancomat della filiale di Banca dell'Adriatico a Novilara, in via Risorgimento. Erano da poco passate le 4 quando alcuni dei residenti più vicini alla banca, hanno avvertito dei rumori sospetti, qualcuno ai piani superiori, avrebbe visto un viavai proprio all'ingresso dell'istituto di credito allertando così il 113. Gli agenti della mobile sono arrivati appena in tempo. Erano almeno due i malviventi che stavano per entrare in azione e che sono stati visti darsela a gambe proprio dai poliziotti, un terzo complice, il palo, si presume invece che stesse attendendo in auto. Il dirigente della mobile Silio Bozzi è stato svegliato nel cuore della notte, tempestivo l'intervento della polizia con alcune volanti già peraltro in zona per i normali controlli del week end, dirottate a Novilara per sventare l'assalto al bancomat. L'ingresso alla filiale era già stato parzialmente danneggiato. I malviventi con un piede di porco avevano forzato l'ingresso e stavano preparando tutta l'attrezzatura per far saltare in aria il bancomat.




Non appena hanno sentito le sirene avvicinarsi sono scappati a piedi imboccando strade secondarie per dileguarsi nelle campagne limitrofe. A terra, davanti l'istituto avevano lasciato un paio di bombole di gas, contenenti una miscela esplosiva di ossigeno e acetilene oltre a una motosega professionale, che doveva essere usata per sventrare e favorire l'apertura del bancomat. I poliziotti hanno recuperato l'auto usata dalla banda per arrivare sul posto e rubata la sera stessa a Novilara. I malviventi avevano girato alcune delle telecamere esterne puntando l'obiettivo altrove per non essere ripresi. Gli inquirenti ipotizzano che nelle campagne potesse esserci proprio l'auto staffetta usata per la fuga. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico