Asili, le mascherine non servono più: il Comune annulla le forniture

Asili, le mascherine non servono più e il Comune annulla le forniture
PESARO - Meno di una settimana alla riapertura degli asili, le mascherine per maestre e ausiliari non servono più. E il Comune annulla le forniture. Lunedì 12...

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PESARO - Meno di una settimana alla riapertura degli asili, le mascherine per maestre e ausiliari non servono più. E il Comune annulla le forniture. Lunedì 12 settembre riapriranno i plessi dell’infanzia a Pesaro, inizialmente per i bambini del secondo e terzo anno. Dopo pochi giorni via al servizio mensa, agli inserimenti, per arrivare al 3 ottobre con l’orario definitivo in tutte le scuole, compreso servizio pomeridiano fino alle 18.15 dove previsto. Tra le novità del nuovo anno, c’è soprattutto il ritorno alla normalità, pur con una serie di indicazioni sanitarie in determinati casi, per quanto riguarda le disposizioni Covid. 

 

Ed è proprio sulla base del vademecum redatto dall’Istituto Superiore di Sanità, in particolar modo al punto nel quale viene considerato cessato “l’obbligo di utilizzo di Dpi, fatti salvi i casi di lavoratori fragili ai quali saranno fornite dispostivi di tipo FfP2”, che gli uffici comunali alla Persona e Famiglia hanno deciso in questi giorni di annullare una fornitura di mascherine Ffp2, che era stata affidata ad Aspes, per un importo di circa 1300 euro. Il documento con le indicazioni strategiche sul Covid-19 nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia, fa seguito a quello dedicato alle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, ed è stato messo a punto, tenendo in considerazione le peculiarità didattiche ed educative dei servizi per l’infanzia. Vengono individuate come possibili misure di prevenzione di base per la ripresa scolastica, la permanenza a scuola consentita solo senza sintomi-febbre e senza test diagnostico per la ricerca della positività al virus; igiene delle mani ed etichetta respiratoria; utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria (FFP2) per personale a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19; sanificazione ordinaria, periodica e straordinaria, in presenza di uno o più casi confermati; strumenti per la gestione di casi sospetti-confermati e contatti; ricambi d’aria frequenti. Ci sono poi possibili misure ulteriori sulla base di eventuali esigenze di sanità pubblica e di cambiamenti del quadro epidemiologico: distanziamento di almeno un metro tra gli adulti; attività educative da svolgersi prevedendo gruppi stabili di bambini, compatibilmente con gli spazi disponibili, per ridurre al minimo le occasioni di contatto tra gruppi diversi; utilizzo dei bagni da parte dei bambini controllato in modo tale da evitare affollamenti e l’intersezione tra gruppi diversi; evitare l’uso promiscuo di giocattoli tra bambini appartenenti a gruppi diversi.


Non è consentito portare negli spazi delle attività oggetti o giochi da casa. Sul fronte accoglienza: laddove possibile, organizzare la zona di accoglienza all’esterno; qualora in ambiente chiuso, si provvederà con particolare attenzione alla pulizia approfondita e all’aerazione frequente e adeguata dello spazio. Potrà accedere alla struttura un solo adulto accompagnatore. E ancora: sanificazione periodica di tutti gli ambienti predisponendo un cronoprogramma da documentare attraverso un registro; le superfici toccate più frequentemente disinfettate almeno una volta al giorno; attività didattiche esterne sospese; utilizzo di mascherine per chiunque acceda o permanga nei locali scolastici, da modulare nei diversi contesti della presenza scolastica, fatta eccezione per i bambini. 
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Corriere Adriatico