Spreco d'acqua: irrigatori come fontane a Sassonia. Aset si giustifica: «Sono stati i vandali»

Spreco d'acqua: irrigatori come fontane a Sassonia. Aset si giustifica: «Sono stati vandali»
FANO - Irrigatori incontinenti in Sassonia e alla Liscia. Proprio quando con la siccità ai picchi ci si raccomanda di utilizzare in modo sempre più responsabile...

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FANO - Irrigatori incontinenti in Sassonia e alla Liscia. Proprio quando con la siccità ai picchi ci si raccomanda di utilizzare in modo sempre più responsabile l’acqua e si adottano anche provvedimenti tesi a fronteggiarne gli sprechi.

 

I post sui social

Hanno fatto il giro dei social le immagini di improvvisate fontane che disperdono il prezioso bene e quelle non sono sfuggite ai Cinque Stelle, che con i consiglieri comunali Mazzanti, Panaroni e Fontana si chiedono «con quale credibilità si costringono i fanesi ad essere parsimoniosi se poi l’amministrazione comunale in primis permette anche in piena siccità uno spreco simile», tenuto oltretutto conto che il disservizio fa sì che l’acqua, destinata all’innaffiamento delle aree verdi pubbliche, «manchi spesso il bersaglio allagando il selciato». All’origine del fenomeno, però, nessuna inefficienza del sistema, colpevole disorganizzazione o tanto meno una scelta deliberata, ma più banalmente e tristemente atti di vandalismo. 
Questa la versione fornita sugli episodi dal direttore tecnico di Aset Marco Romei che ha riferito «di cinque diversi danneggiamenti ai quali già il giorno successivo l’azienda ha ovviato». L’altra puntualizzazione è che per innaffiare il verde pubblico «non viene impiegata acqua potabile che sgorga dall’acquedotto ma acqua di falda non potabile per la presenza eccessiva di nitrati».

Le perdite occulte

Perdite comunque visibilissime, quelle provocate da ignoti, mentre su quelle occulte sempre i Cinque Stelle si appiccicano una medaglia al petto di seguito alla recente decisione dell’Autorità di ambito territoriale ottimale di introdurre «una nuova disciplina per la tariffazione che non prevede più l’istituzione di un fondo assicurativo su base volontaria. Recependo le linee guida nazionali di Arera, ora le nuove regole consentono a tutti, senza discriminazioni, di usufruire degli sgravi in caso di perdite inconsapevoli, senza la necessità di aderire ad alcun fondo aggiuntivo». In pratica quello che il movimento, insieme a Bene Comune, invocava da anni e che aveva trovato riflesso «in una mozione purtroppo bocciata dal consiglio comunale nel settembre 2020. Il tempo è galantuomo e ancora una volta ha evidenziato che quelle proposte andavano nella direzione giusta di tutelare in maniera più ampia i cittadini, anticipando addirittura direttive di carattere nazionale».

La battaglia del M5s

La battaglia però non si è ancora esaurita. Resta infatti aperto il fronte sul quale spingere «i gestori ad attivarsi per porre tempestivamente rimedio alle perdite occulte, sia nelle condotte private che in quelle pubbliche, anche mediante un sistema efficace di telecontrollo dei consumi anomali».

 

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Corriere Adriatico