Controlli anti-Covid: arrestato per documenti falsi, pesarese aveva carta d'identità e patente della Romania

Controlli della polizia di Stato al Pincio
FANO - Beccato con la carta d’identità fasulla: un pesarese di 48 anni è stato arrestato a Fano dalla polizia. Nella giornata di ieri il provvedimento è...

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FANO - Beccato con la carta d’identità fasulla: un pesarese di 48 anni è stato arrestato a Fano dalla polizia. Nella giornata di ieri il provvedimento è stato convalidato dall’autorità giudiziaria e l’uomo è ora in libertà in attesa di una nuova udienza, fissata al 2 febbraio prossimo. Era falsa anche la patente di guida e per questa ragione l’automobilista dovrà pagare una salata sanzione amministrativa. Sottoposta al fermo amministrativo la vettura su cui stava viaggiando, perché il personale del commissariato ha accertato che era stata intestata in modo fittizio a un’altra persona.

 

 

Nei giorni scorsi il quarantottenne pesarese è incappato nei controlli coordinati dal vicequestore Stefano Seretti e organizzati per prevenire atti di vandalismo, spaccio di sostanze stupefacenti e liti fra i giovani che frequentano il centro storico della città, in particolare la zona del Pincio. Un’area ancora piuttosto calda, nonostante l’intervento di riqualificazione, come dimostrano alcuni recenti episodi e le segnalazioni dei cittadini. Troppo strano che, una volta fermato per un controllo dagli agenti di pattuglia, il quarantottenne pesarese avesse mostrato una carta d’identità e una patente di guida rilasciate in Romania.

Deve avere suscitato ulteriori dubbi il fatto che l’uomo fosse già conosciuto alle forze dell’ordine. Gli agenti del commissariato hanno quindi interpellato la sede della polizia scientifica ad Ancona per effettuare ulteriori verifiche, tramite l’ufficio deputato ad accertare i falsi documentali, e l’esito è stato che entrambi i documenti sono contraffatti. La patente italiana, quella vera, era stata invece sospesa in precedenza. I controlli sono stati effettuati con il supporto della polizia locale, utilizzando unità cinofile e ricorrendo anche al sistema di video-sorveglianza installato al Pincio. Individuati inoltre due giovani maggiorenni che avevano raggiunto Fano da un’altra regione, senza un motivo compatibile con le restrizioni anti Covid. A entrambi è stata contestata la violazione delle misure per prevenire il contagio.

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Corriere Adriatico