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APECCHIO - Evade il fisco, si ritrova terreni, proprietà e conti correnti confiscati. Lui è un imprenditore edile di Apecchio di 58 anni e aveva omesso di presentare le dichiarazioni fiscali per gli anni 2010 e 2011. La cosa gli è costata cara perché le fiamme gialle hanno acceso un faro sulla sua posizione. Tutto schedato tramite banche dati e incroci informatici.
La Compagnia della Guardia di Finanza di Urbino, su disposizione del Tribunale di Urbino, ha quindi eseguito la confisca di quote di proprietà di sei fabbricati, sette terreni e saldi nei conti correnti, per un totale di circa 353.000 euro, nella disponibilità di un imprenditore edile condannato per evasione fiscale.
La Guardia di Finanza si è, quindi, adoperata per individuare le concrete e attuali disponibilità economiche dell’uomo, tramite accertamenti bancari e la consultazione della banca dati in uso al corpo. Questa attività ha permesso non solo di individuare e confiscare tutti i conti correnti che avevano i saldi attivi, ma anche di risalire alle numerose proprietà immobiliari dell’uomo, consentendo di recuperare gli importi fino alla cifra indicata per l’evasione.
Queste confische testimoniano l’impegno del Corpo a perseguire compiutamente l’evasione fiscale non solo in un’ottica sanzionatoria nei confronti dei responsabili, ma anche con lo scopo di recuperare risorse da distribuire equamente alla collettività, andando a rafforzare gli sforzi pubblici e privati per il rilancio dell’economia del Paese.
Dal giugno 2020 al primo semestre 2021 sono state eseguite 130 indagini di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia di 72 soggetti. Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e Iva è di 4,4 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ammontano a 13,6 milioni di euro. In ordine di tempo , lo scorso 15 ottobre, la stessa sorte era toccata ad un imprenditore del settore tessile di Fano: secondo gli accertamenti aveva evaso 150mila euro di tasse, la Guardia di Finanza di Fano ha ottenuto dalla magistratura il sequestro di beni e conti correnti per l’ammontare della cifra evasa.
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Corriere Adriatico