Due antenne in 500 metri, Fenile si mobilita. Manifestazione sabato: un impianto già installato, l’altro annunciato

Due antenne in 500 metri, Fenile si mobilita
FANO Due comitati pronti a convergere, l’obiettivo comune è dare uno stop al proliferare delle antenne per la telefonia mobile. Ieri sera era prevista la riunione tra...

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FANO Due comitati pronti a convergere, l’obiettivo comune è dare uno stop al proliferare delle antenne per la telefonia mobile. Ieri sera era prevista la riunione tra gruppi di residenti a Carignano e a Fenile, per provare a fare massa critica contro entrambi i ripetitori installati di recente nelle rispettive zone, da diversi gestori, e per bloccare analoghi progetti ulteriori.  


Si preparano gli striscioni


Gli abitanti a Fenile si preparano a esporre striscioni e cartelli, sabato prossimo alle 15, per innalzare la soglia di attenzione e aggiungere peso alle rivendicazioni. «Sono già stati avvertiti – afferma Andrea Fuligna, il portavoce del comitato a Fenile – sia il commissariato sia la polizia locale sia gli altri uffici del Comune. L’iniziativa è stata preceduta da due riunioni nei giorni scorsi, cui hanno partecipato ogni volta una trentina di persone. Ora ci aspetta la manifestazione di sabato, che è stata annunciata porta a porta: si spera nella massima partecipazione». 
Circa un mese fa a Fenile è stata eretta una nuova antenna che utilizza la tecnologia 5G, si trova lungo lo svincolo per andare a Novilara e l’accesso al quartiere, che conta circa 1.700 abitanti. «È alta 35 metri – prosegue Fuligna – ed è brutta da vedere. Non sono disponibili dati scientifici sugli effetti della tecnologia 5G, quindi non ci sono riscontri cui fare riferimento, ma i residenti temono per la salute e in simili casi è sempre meglio prevenire piuttosto che curare. Giovedì mattina (domani per chi legge) è stato fissato un appuntamento con un legale che cura gli interessi dei consumatori e che ha già seguito analoghi casi. Si valuterà se esistano le condizioni per far valere un diritto di precauzione e anche per chiedere eventuali danni derivanti dalla svalutazione immobiliare». 
La presenza dell’antenna è dunque, per gli abitanti a Fenile, una fonte di preoccupazioni a diversi livelli. I residenti sono ancor più perplessi dal fatto che sia prevista una seconda installazione, ma in un’area vicina alla Fondazione Cante di Montevecchio. «Se fosse eretta – prosegue Fuligna – avremmo due antenne nello spazio di circa cinquecento metri l’una dall’altra e non va affatto bene. Viene da chiedersi, tra l’altro, quale sia la ragione di una tale densità di impianti». Per i gruppi spontanei di cittadini sono dunque giorni di approfondimenti negli studi legali e di confronto incrociato. E proprio i contatti sull’asse Centinarola-Fenile hanno portato a un incontro, previsto per ieri sera e convocato sia per allargare il fronte di una battaglia comune sia per valutare quali azioni possano essere intraprese.


Un passo falso al Tar


La recente sentenza del Tar, riguardante l’antenna a Carignano, non appare incoraggiante. I giudici amministrativi hanno infatti dato ragione all’operatore telefonico (Iliad) e l’amministrazione fanese sta valutando un eventuale ricorso al Consiglio di Stato. I residenti di entrambe le frazioni non sembrano però intenzionati a mollare la presa. Ieri il gruppo di Fenile era pronto a verificare la possibilità di confluire nel comitato carignanese per fare corpo unico, nel frattempo ha già dato appuntamento a sabato prossimo. Stasera la riunione per passare alla fase operativa, iniziando a preparare striscioni e cartelli.
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Corriere Adriatico