Tra università e calcio due amici d'infanzia da Fano si ritrovano uniti in America

Tra università e calcio due amici d'infanzia da Fano si ritrovano uniti in America
FANO - Fuga di cervelli da Fano agli Usa e anche di piedi buoni. Questa è la storia di due giovani fanesi pronti a ricongiungersi negli Stati Uniti d'America, l'uno mente...

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FANO - Fuga di cervelli da Fano agli Usa e anche di piedi buoni. Questa è la storia di due giovani fanesi pronti a ricongiungersi negli Stati Uniti d'America, l'uno mente illuminata e l'altro calciatore talentuoso sul finire della carriera.




Francesco Deleo vive a Seattle da 14 anni e, appena trentunenne, è già professore presso il Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Astronautica all'Università di Washington. Laureatosi in Ingegneria Aerospaziale, per un periodo Francesco è stato pure manager alla Lamborghini.



Da bambino Francesco giocava tra i palazzoni del Flaminio con Enrico Antonioni, di un anno più grande e dal talento calcistico cristallino che a vent'anni debuttò in serie B. Dopo una carriera spesa soprattutto in serie C, anche con la maglia della sua città, quella dell'Alma Juventus Fano (l'ultimo anno l'ha trascorso in Promozione nella Pergolese conquistando il passaggio all'Eccellenza), è arrivata la chiamata del suo amico d'infanzia Francesco Deleo, che è anche un appassionato di "soccer" e team manager in un club della Npls (National premier soccer league).



"La squadra si chiama Fc Tacoma 253 - spiega Francesco, che è rimasto assai legato a Fano dove torna volentieri quando gli è possibile - e ha sede a Tacoma, una città di circa duecentomila abitanti nello Stato di Washington a una quarantina di minuti da Seattle. Questo è il primo anno di questo club nel calcio maschile, mentre già esisteva il settore femminile. Nei quadri dirigenziali figurano diversi italiani, tra cui il presidente Giuseppe Pezzano. Pezzano è un personaggio con importanti conoscenze, non per niente ha contribuito al passaggio di Marco Di Vaio e Alessandro Nesta al Montreal e ha allacciato per noi una proficua collaborazione con la Fiorentina. Ecco perché nel nostro stemma c'è anche un giglio e il viola è nei nostri colori sociali. Siamo nella terza serie americana, che viene dopo l'Mls e l'Usl, ed è una lega semiprofessionistica. L'obiettivo è quello di centrare i play-off, motivo per il quale ci siamo recentemente rinforzati con l'ingaggio di Enrico e di altri giocatori provenienti dai campionati italiani come Di Julio della Recanatese. Prima lo attendono tre partite della regular season, dopodiché speriamo che possa restare con noi per parecchio tempo. Il movimento qui è in enorme espansione e ci sono notevoli investimenti, sia sotto l'aspetto tecnico che delle strutture".



La coppa America 2016 negli Usa potrebbe costituire per il calcio il salto come sport nazionale. Enrico è già atterrato negli Usa, ha riabbracciato l'amico Francesco (nella foto a Seattle, Enrico è a sinistra) e ha iniziato gli allenamenti con la squadra dei Tacoma 253. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico