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La (brutta) scoperta
Si tratta di una superficie di 300 mq circa: risulta ammalorata, abbandonato da anni e in mano al curatore fallimentare.
La solita burocrazia
Nulla da fare: a seguito della non esecuzione da parte del curatore fallimentare, il Comune di Monteciccardo si è sostituito al privato nel 2019 per la sola parte di copertura divelta, chiedendo poi indietro la somma spesa per l’operazione. La parte allora integra è rimasta sulla copertura dell’immobile. Nel frattempo il Comune di Monteciccardo non esiste più è passato sotto il Comune di Pesaro ed è diventato un “municipio” e la pratica si è fermata. Il Comitato Ona, nato del 2020, ha chiesto al Comune un’indagine epidemiologica «ma non abbiamo ancora ricevuto risposta - sottolinea a questo proposito la presidente e fondatrice Elisabetta Sacchi - Come volevasi dimostrare ancora una volta l’Amministrazione comunale di Pesaro verso il problema amianto si dimostra latitante». E cita alcune situazioni storiche e tuttora irrisolte. «In città - elenca - abbiamo la situazione del vecchio comparto di via Labriola, a due passi dal parco Miralfiore, fulcro di una battaglia dei residenti fin dal 2011. Oppure a Muraglia, in via Compagni, dove dal 2014 si dovevano bonificare le coperture di un manufatto come da sopralluogo dell’Asur e invece ancora lì. Poi abbiamo anche l’ex Nava di Villa Fastiggi…».
Il tavolo di lavoro
Il Comitato Ona ha incontrato in Regione anche il consigliere di Fdl Nicola Baiocchi, attuale presidente della commissione sanità, che ha promesso di attivarsi con gli organi di competenza per far entrare in azione il tavolo di lavoro per l’amianto costituitosi lo scorso ottobre ma ancora fermo.
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Corriere Adriatico