Amianto interrato, ricorso del Pm accolto Sospeso capo ufficio tecnico del Comune

Le indagini sono state svolte dal Noe dei carabinieri
APECCHIO - Il capo dell'ufficio tecnico del Comune di Apecchio è stato sospeso dal servizio. Si aggrava la posizione di...

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APECCHIO - Il capo dell'ufficio tecnico del Comune di Apecchio è stato sospeso dal servizio.


Si aggrava la posizione di Massimo Pazzaglia, indagato nell'ambito dell'inchiesta sulle 400 tonnellate di amianto tombate dopo il crollo delle coperture dei capannoni apecchiesi de La Galvanina e della Elle in seguito al nevone del 2012.



Il Tribunale del riesame di Ancona ha infatti accolto il ricorso del Pm Irene Lulliu nei confronti del Gip Vito Savino che aveva negato per Pazzaglia l'applicazione della misura cautelare interdittiva disponendo la sospensione di Pazzaglia dal servizio presso il Comune di Apecchio.



Gli stessi giudici hanno respinto invece gli analoghi ricorsi presentati dal Pm relativamente agli indagati Marco Mattioli, il tecnico della prevenzione del Dipartimento di prevenzione dell'Area vasta 1 di Fermignano, ed Eugenio Carlotti, responsabile del servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Area vasta 1 di Fermignano. Entrambi dunque restano al lavoro.



Confermata infine la sospensione dal servizio per Giovanni Cappuccini responsabile del dipartimento di prevenzione dell'Area vasta 1 dell'Asur. In questo caso l'appello presentato dal difensore Roberto Brunelli contro la misura cautelare è stato respinto perchè considerato infondato. Scrivono i giudici che le esigenze cautelari indicate dal Gip rendono evidente la gravità della condotta contestata a Cappuccini. Per i giudici del riesame è vero che Cappuccini ha sostenuto anche nel corso dell'interrogatorio la bontà delle sue valutazioni ma resta certamente “singolare e sconcertante il comportamento di un funzionario pubblico di primo piano per il ruolo ricoperto, che si pone del tutto incomprensibilmente e illecitamente in aperta opposizione con gli accertamenti effettuati dal Noe oltre che dalla Procura, per giungere alla verifica di ipotizzati danni ambientali la cui tutela è demandata anche al servizio di cui Cappuccini è direttore”. Per questo appare evidente il concreto pericolo di reiterazione di analoghe condotte.



Ricordiamo che nell'inchiesta, che riguarda l'interramento irregolare di una gande quantità amianto, sono indagate 13 persone tra le quali anche l'ex sindaco di Apecchio Orazio Ioni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico