Il mare ora fa paura a Sassonia Tre Strade allagate, sacchi davanti alle case

Via Caboto allagata a Sassonia Tre
FANO - Il mare è tornato a fare paura a Fano, da viale Ruggeri a Ponte Sasso con emergenza a Sassonia Tre. A distanza di un...

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FANO - Il mare è tornato a fare paura a Fano, da viale Ruggeri a Ponte Sasso con emergenza a Sassonia Tre.


A distanza di un mese, l'inverno ha ancora sferzato il litorale con una intensa mareggiata. Questa volta più che la pioggia è stato il vento a creare danni, mobilitando i vigili del fuoco fin dalla notte tra mercoledì e giovedì per la rimozione dalle strade di rami e tronchi di alberi spezzati.







Il mare spinto dalle raffiche ha aggredito ancora una volta viale Ruggeri, provocando da parte dei vigili urbani, l'ennesima chiusura della strada, in quanto dalla mattina le onde hanno ripreso ad accumulare materiale sull'asfalto. Qui si teme che ancora una volta l'erosione vanifichi gli ultimi interventi di ripristino eseguiti dopo il fortunale che ha investito la costa tra il 5 e il 6 febbraio scorsi. Ancora una volta invase dall'acqua del mare le abitazioni della zona, con scoperti e seminterrati allagati.



Paura anche a Sassonia Tre. L'acqua è penetrata nei campi e nella strada in via Caboto e in via del Bersaglio, dove sono intervenuti i volontari della protezione civile per assicurare la funzionalità dell'impianto fognario. Sono stati aperti tutti i tombini e salvaguardati gli interrati delle case. L'assessorato ai lavori pubblici del Comune di Fano si è subito attivato per evitare una nuova alluvione. Le case di via degli Schiavoni sono state protette con barriere realizzate con sacchi di sabbia ed è stata attivata subito una ricognizione su tutta la linea di costa fino a Ponte Sasso, dove via Faa Di Bruno incominciava a riempirsi d'acqua.



Questa volta a Fano si sono salvati i sottopassi: quello di via Carducci ha sempre assicurato la viabilità da e per il quartiere del Lido. In viale Cairoli, invece, solo per poco si è scongiurata una disgrazia, in quanto le raffiche di vento hanno disancorato un’impalcatura di un cantiere edile che non è precipitata sul sottostante passaggio pedonale solo perché trattenuta dagli alberi che costeggiano il camminamento protetto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico