Pesaro, il presidente Sunia denuncia speculazioni non accettabili: «Affitti brevi, norme restrittive e maggiori controlli incrociati»

"Black list dei morosi, una lista di prescrizione"

Pesaro, il presidente Sunia denuncia speculazioni non accettabili: «Affitti brevi, norme restrittive e maggiori controlli incrociati»
PESARO - Emergenza abitativa e affitti brevi, il Sunia (Sindacato degli inquilini) interviene sul tema dopo l’articolo del Corriere Adriatico legato alla mancanza di...

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PESAROEmergenza abitativa e affitti brevi, il Sunia (Sindacato degli inquilini) interviene sul tema dopo l’articolo del Corriere Adriatico legato alla mancanza di alloggi per famiglie e le giovani coppie. Sempre più proprietari preferiscono appoggiarsi su Airbnb. Il sindacato chiede controlli incrociati.

 

Il tema vero

Gabriele Belfatto, responsabile Sunia sottolinea: «La questione del disagio abitativo e delle speculazioni sugli immobili vanno inquadrate ad ampio raggio. Alla base della morosità c’è un disagio economico e una crisi sociale. Parlare di black list per chi non paga l’affitto è inaccettabile, è come parlare di liste di proscrizione. E’ vero che la giustizia ha tempi lunghi per arrivare a uno sfratto e i proprietari preferiscono altre soluzioni, ma non è questo il tema. Dobbiamo invece renderci conto che il Governo ha tagliato con l’ultima legge di bilancio il fondo sociale per l’affitto e il fondo per la morosità incolpevole. Oggi il costo della casa incide dal 60 al 70% dello stipendio, un dato anomalo che può portare a conseguenze difficili». Altro tema, «la concezione secondo cui la casa è un bene dal quale trarre il massimo profitto. La casa è un bene che ha una copertura costituzione e il diritto all’abitazione è previsto dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Molti paesi hanno approntato una normativa restrittiva sugli affitti brevi o prevedono dei benefici fiscali a favore dei proprietari che concedono una locazione lunga».

Il trend

La tendenza a trasformare l’appartamento in casa vacanze c’è, ma «in molti paesi c’è una stretta, cosa che non avviene in Italia. Qui vediamo appartamenti da 120 metri quadri che vengono divisi in due con ricadute pesanti anche per i condomini. Manca una normativa, ormai indispensabile».

L’audizione

C’è anche un’altra tendenza registrata dal Sunia. «I proprietari vorrebbero sottoscrivere contratti transitori da settembre a maggio e avere la casa libera come B&b durante l’estate, questo è un atteggiamento speculativo che non va bene. Non si può pensare solo al massimo profitto, tanto che abbiamo sollevato la questione anche in audizione in Comune. Serve un monitoraggio incrociato e verificare, con strumenti normativi, cosa si può fare in favore del disagio abitativo».

Il dialogo

Oltre al disagio sociale ci sono anche altre conseguenze. «L’affitto breve genera esiti negativi anche per i piccoli negozi di prossimità dato che il turista non se ne serve» chiude Belfatto.

 

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Corriere Adriatico