OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PESARO - Era la primavera del 2015, Massimiliano Lugli, “Lulo”, per tutti, stava transitando in sella al suo scooter: percorreva l’Urbinate, davanti alla Pica, quando ebbe un incidente. Lo ritrovarono in condizione disperate per il brutto trauma cranico. Da quell’incidente non si è più ripreso. Quasi 7 anni e mezzo, in stato neurovegetativo, accudito in una struttura di riabilitazione, finchè l’altro giorno, subito dopo Ferragosto, “Lulo” se ne è andato. Aveva 48 anni, di cui 7 passati nel limbo sottile dove vita e morte si toccano senza mai incontrarsi ma sfiorandosi appena.
Una scomparsa che ha provocato dolore e commozione. A dare l’annuncio è stata la moglie di Massimiliano Lugli, Laura Faggi, con un post sui social con cui voleva avvisare tutti coloro che “Lulo” aveva conosciuto e che gli volevano bene.
Una caduta che lo ha fatto sobbalzare per alcuni metri, il suo casco è infatti stato ritrovato in un punto diverso rispetto a quello in cui è finito a terra. Oltre al trauma cranico aveva riportato fratture all’addome e ferite al volto. Per le forze dell’ordine avrebbe fatto tutto da solo, forse per un malore o una buca sull’asfalto, ma il padre sospettava che ci potesse essere stata una dinamica diversa, il coinvolgimento di un mezzo e di qualcuno che non si è fermato a prestare soccorso. Nell’estate di due anni fa era stato trasferito nella struttura di Villa Fastiggi per pazienti in stato neurovegetativo. Era stato proprio “Lulo” il primo ospite. A questo proposito la famiglia non chiede fiori ma di aiutare “Gli amici di Andrea” da tempo impegnata ad assistere pazienti come “Lulo”.
Corriere Adriatico