Pesaro, pagava la ragazzina per appartarsi Il meccanico: "Che ho fatto di grave?"

Pesaro, pagava la ragazzina per appartarsi Il meccanico: "Che ho fatto di grave?"
PESARO - L'accusa nei confronti del cinquantenne pesarese arrestato per molestie nei confronti di una tredicenne è di violenza sessuale e induzione alla prostituzione. ...

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PESARO - L'accusa nei confronti del cinquantenne pesarese arrestato per molestie nei confronti di una tredicenne è di violenza sessuale e induzione alla prostituzione.

Secondo la ricostruzione della polizia (nella foto la conferenza stampa in Questura), quella che vede protagonista un meccanico di biciclette, con un'officina nel centro storico di Pesaro, è una triste e squallida storia di attenzioni morbose nei confronti di una ragazzina.

In base all'accusa, l'uomo palpeggiava la ragazzina dandole 5 o 10 euro perché si appartasse con lui. Il suo atteggiamento deviato era maturato nei confronti della più piccola e vulnerabile di un gruppetto di amiche che stazionava nel cortile davanti alla sua officina.

Il cinquantenne aveva attirato le ragazzine mettendo a loro disposizione il suo pc per navigare in internet e il collegamento wi-fi. Per la ragazzina era un gioco; solo dopo tre mesi la 13enne, invitata da un'amica di 16 anni che aveva raccolto le sue confidenze a rivolgersi alla Questura, aiutata degli agenti e dallo psicologo Carlo Barbieri, ha preso coscienza della gravità delle attenzioni e degli abusi subiti.

L'artigiano era già conosciuto dalle forze dell'ordine, nel suo passato ci sono episodi legati ad atti osceni in luogo pubblico e spaccio di stupefacenti. Le indagini degli inquirenti continuano per verificare se possa aver molestato o usato violenza nei confronti di altre minorenni.

Interrogato dal magistrato, l'uomo non sapeva proprio spiegarsi cosa avesse fatto di così grave e il perché del suo arresto. Ora è agli arresti domiciliari. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico