«Voglio sapere perché me l'ha ammazzato»

«Voglio sapere perché me l'ha ammazzato»
LO CHOCMONTELUPONE «Voglio sapere perché me l'ha ammazzato». Lo confida ai familiari piangendo, Patrizia Pasutto, moglie di Olindo Pinciaroli, il veterinario di 54 anni...

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LO CHOC
MONTELUPONE «Voglio sapere perché me l'ha ammazzato». Lo confida ai familiari piangendo, Patrizia Pasutto, moglie di Olindo Pinciaroli, il veterinario di 54 anni originario di Urbisaglia, ma residente a Montelupone, ucciso a coltellate domenica mattina. «La mia piccola è rimasta senza papà, non so come dirglielo», dice la vedova ai parenti che le fanno da scudo. Pensa alla sua piccola di cinque anni rimasta orfana, quella figlia che lei e il marito avevano tanto cercato e che finalmente era arrivata dopo anni di tentativi. Patrizia, dentista molto nota a Montelupone, si è chiusa nel silenzio: «Non fatemi parlare», le poche parole pronunciate al telefono. Attende che i pezzi del puzzle trovino un senso, anche se una spiegazione non lenirà la perdita.

L'incontro alla Raci
Pasutto conosceva il collaboratore del veterinario, Valerio Andreucci, accusato di omicidio. Lo aveva visto anche durante la Raci, la rassegna agricola del Centro Italia organizzata al Centro Fiere di Villa Potenza: «Sperava che il ragazzo potesse essere utile alle indagini, quando si era parlato di un'aggressione - confida un familiare - Ma quando ha saputo gli sviluppi, Patrizia, è rimasta scioccata. E ora cerca solo risposte».
Ieri pomeriggio alcuni familiari di Pinciaroli, la sorella Anna, infermiera e il cugino Primo Caponi, si sono riuniti a Piediripa dove vive la zia di Olindo, distrutta dal dolore. La moglie di Primo, Cornelia, ha scritto un post su Fb, sfogando la sua rabbia verso il 23 enne «Hai distrutto la nostra famiglia, in galera per tutta la vita».
«Mio marito Primo era legatissimo a Olindo - racconta la donna - ora si sente in colpa perché venerdì aveva ricevuto una sua telefonata e si era dimenticato di richiamarlo. Non ho mai creduto alla versione della rapina finita male, sentivo che il collaboratore c'entrava qualcosa. Il motivo? Questioni di denaro, cos'altro ci può essere. Ma ora deve pagare per quello che ha fatto: ha strappato la vita a un bravo professionista, a un marito adorabile e a un papà premuroso». Incredulo Mario Piccinini responsabile del maneggio dell'Abbadia di Fiastra: Lo conoscevo da una vita, ho sentito Olindo venerdì - dice sconvolto - All'inizio ho pensato a una vendetta maturata nel mondo delle corse ippiche. Se è stato il 23enne, forse lo ha fatto per i soldi. Non me ne capacito».

Alessandra Bruno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico