Una rete di ciclovie Il piano di Macerata per il turismo green

Una rete di ciclovie Il piano di Macerata per il turismo green
IL PERCORSOMACERATA Cambiare la mobilità attraverso l'utilizzo di percorsi alternativi che possono promuovere anche un nuovo modo di vivere la città e fare turismo nel...

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IL PERCORSO
MACERATA Cambiare la mobilità attraverso l'utilizzo di percorsi alternativi che possono promuovere anche un nuovo modo di vivere la città e fare turismo nel capoluogo. È l'anello ciclopedonale che andrà a collegare le vallate del Chienti e del Potenza che da sogno può finalmente diventare realtà. Grazie agli oltre tre milioni di euro di finanziamento per i percorsi ciclopedonali che sono arrivati al Comune di Macerata.

La strategia
L'intervento, finanziato per 3.033.000 euro dal Cis Sisma (Contratto istituzionale di sviluppo), è finalizzato alla realizzazione di una rete di ciclovie all'interno del territorio comunale e al momento è stato redatto lo studio di fattibilità tecnico-economica. Successivamente si procederà con le ulteriori fasi di progettazione (definitiva) e con la apposizione del vincolo preordinato all'esproprio che permetterà poi la realizzazione del progetto esecutivo. «Una notizia importante per Macerata che, con progetti moderni e innovativi, sposa l'idea della mobilità sostenibile guardando al futuro - ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. La ciclovia permetterà un coinvolgimento dell'intera città, dal centro alla periferia, con scorci meravigliosi sulle nostre campagne, colline e fiumi che ci permetteranno di valorizzare e promuovere il nostro bellissimo territorio. Un ringraziamento alla Regione Marche per aver sostenuto e finanziato il progetto». L'anello ciclopedonale, che si congiungerà anche con la Ciclovia Adriatica, collegherà le vallate del Chienti e del Potenza e permetterà di valorizzare tutto il territorio a partire dalle bellezze paesaggistiche e naturalistiche fino alle attività di ristorazione e commerciali. Con questo importante intervento, la volontà dell'amministrazione è di promuovere un turismo sempre più sostenibile che permetta a Macerata di diventare un polo di attrazione turistica per gli amanti delle due ruote.
Le caratteristiche
Un settore che sta crescendo a grandi numeri in tutta la penisola ed è in grado di attrarre anche turismo estero di appassionati della cosiddetta vacanza lenta. E soprattutto in tempi di Covid, può diventare vincente rispetto alle vacanze di massa. Il progetto permetterà anche di valorizzare le zone verdi e i parchi della città: ne saranno interessati il parco urbano di Collevario, l'area verde e il parco urbano di Fontescodella e il parco di Villa Lauri, il centro storico, i quartieri e le frazioni. L'intervento sarà interessato da una programmazione per lotti successivi. I percorsi ciclopedonali si sviluppano in modo congiunto con un altro intervento in atto da parte della Comunità Montana Potenza Esino Musone: oltre infatti al percorso ciclabile saranno anche realizzate delle stazioni di ricarica per le bici elettriche e la segnaletica dedicata.
I particolari

«Avevamo stimato una spesa di 3 milioni e 600 mila euro compreso di espropri, invece i costi reali dei lavori rientrano nella cifra stanziata ha detto l'assessore comunale Paolo Renna che pure ha seguito in prima persona l'iter per arrivare a questo importante finanziamento -. Si tratta di una mobilità complementare, staccata dalla mobilità ordinaria, che poi si innesterà nella rete dei Cammini Lauretani, le ciclovie delle valli del Chienti e Potenza ed infine la Ciclovia Adriatica. I nuovi percorsi riguarderanno anche il collegamento tra i parchi della nostra città, con percorsi all'interno del Comune che si snodano dalle frazioni fino al centro città, includendo la predisposizione di stazioni di ricarica per le bici elettriche e la segnaletica dedicata». Dunque un'operazione green con Macerata che vuole sfruttare l'opportunità della ciclovia che collegherà costa ad entroterra, da Civitanova a Foligno, costituendo una rete ciclo pedonale con caratteristiche di sicurezza per gli utenti, che sappia riconnettere e riscoprire tracciati come le vie romane o i cammini della fede. Nelle ipotesi fatte negli studi di fattibilità i tracciati della ciclovia cittadina saranno in media lunghi circa 3 km ed interconnessi tra di loro: il vantaggio sarà anche quello che chi utilizzerà questi percorsi eviterà di mischiarsi nella viabilità ordinaria.
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico