Un rifugio di senzatetto in via Lotto a Vallemiano

Un rifugio di senzatetto in via Lotto a Vallemiano
IL REPORTAGEANCONA Poveri disperati che cercano un posto dove andare a dormire in quel che resta di una fabbrica di mobili, rifiuti abbandonati nel bel mezzo di un parcheggio,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL REPORTAGE
ANCONA Poveri disperati che cercano un posto dove andare a dormire in quel che resta di una fabbrica di mobili, rifiuti abbandonati nel bel mezzo di un parcheggio, marciapiedi a tratti inutilizzabili, prostituzione all'interno di una sorta di camper e come se non bastasse spazi verdi off limits causa vegetazione quanto mai rigogliosa. Cartoline da Vallemiano, un pezzo di città che sembra essere finita nel dimenticatoio, terra di promesse elettorali ma anche di scarso senso civico da parte delle persone.

Gli avanzi di cibo
Per avere la controprova basta andare al parcheggio che si trova sotto il cavalcavia di via della Ricostruzione. A pochi metri dall'ingresso della piscina comunale si trova di tutto compresi uno stendino in plastica di colore bianco e una serie di buste dell'immondizia abbandonate alla rinfusa. Un parcheggio dove non mancano avanzi di cibo e bottiglie in vetro. Nei pressi della vicina linea ferroviaria per mettere un argine a questo fenomeno dell'abbandono selvaggio sono state posizionate telecamere. Nonostante ciò la gente continua a scambiare il parcheggio di Vallemiano per una discarica a cielo aperto. Come se non bastasse periodicamente è possibile notare anche un di camper di colore scuro al cui interno si prostituisce una donna di circa 30 anni già nota agli agenti della polizia locale.
I marciapiede
A cusa dei rifiuti camminare da queste parti è una vera e propria impresa. I marciapiedi in alcuni punti risultano rovinati per non parlare poi della vegetazione che in altri tratti avvolge questo spazio riservato proprio ai pedoni. Poco più avanti della piscina comunale lungo via Vallemiano c'è una specie di area verde con tanto di panchine in marmo. Raggiungere queste sedute è praticamente impossibile a causa dell'erba che avvolge le panchine che un tempo erano molto frequentate da alcuni anziani residenti in zona. Tra le situazioni più critiche c'è anche lo stato di conservazione in cui versano due capannoni che si trovano lungo via Lotto nel tratto di strada compreso tra la linea ferroviaria e via Vallemiano. Da una parte della strada, ci sono una serie di villette curate nei minimi particolari dai legittimi proprietari, dall'altra spicca invece quello che resta di due capannoni ridotti ad una sorta di rudere dove negli ultimi periodi ha preso dimora un gruppo di extracomunitari che, nonostante la zona sia stata delimitata da una rete, hanno trovato il modo di creare un passaggio.
L'igiene

La situazione igenico-sanitaria è quanto mai precaria per non parlare poi dei pericoli che corrono le persone che qui hanno trovato alloggio anche per il fatto che i due capannoni per la quasi totalità della superficie risultano privi di tetto rimosso tempo addietro causa presenza di amianto: i capannoni si tengono in piedi con le sole mura perimetrali. A denunciare quello che accade un gruppo di residenti di via Lotto che da anni chiedono la bonifica della zona da parte del comune. Il problema dell'amianto attualmente risulta essere presente nel tetto dell'ex bocciofila un manufatto che da anni attende di essere demolito e che si trova proprio sotto il ponte di via della Ricostruzione adiacente alla chiesetta di legno.
Claudio Comirato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico