Tre new entry in giunta Finora otto gli assessori

Tre new entry in giunta Finora otto gli assessori
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LA SCELTA
FERMO Quattro uomini e quattro donne. Cinque riconfermati e tre new entry. La giunta fatta in tempi da record si presenta a Palazzo dei Priori. Sul palco della Sala dei Ritratti, ieri pomeriggio, l'emozione di chi mette per la prima volta piede in Comune si mischia a quella dei veterani. Gli assessorati di peso, Calcinaro, li concentra dentro Piazza Pulita. Ingrid Luciani, ai Lavori pubblici, aggiunge Politiche europee e Patrimonio. L'Urbanistica va a Mariantonietta di Felice. Alberto Scarfini, oltre allo Sport, gestirà il Bilancio. Mirco Giampieri mantiene i Servizi Sociali. Alessandro Ciarrocchi conferma la delega all'Ambiente e aggiunge quella alla Società partecipate. Fuori dalla lista ammiraglia, Mauro Torresi prende il posto di vicesindaco lasciato da Francesco Trasatti. L'assessore di Non mi Fermo bissa Commercio, Polizia locale, Cavalcata e aggiunge la nuova delega al Territorio. Turismo e Cultura si spacchettano, nel Calcinaro bis. Il primo va ad Annalisa Cerretani (Fermo si muove), assieme a Politiche del lavoro, Personale e Sua (Stazioni unica appaltante). La seconda a Micol Lanzidei (La Città che vogliamo) che avrà anche le Pari opportunità. Confermate, insomma, le indiscrezioni dei giorni scorsi, con un'unica incognita: il nono assessore, quello che spetterebbe a Fermo Forte, che non sarà Alessandro Bargoni. L'avvocato, ex Forza Italia, ieri, era tra il pubblico in sala. Poi, a un certo punto, se n'è andato. Calcinaro s'è preso un po' di tempo per aggiungere l'ultimo tassello alla sua giunta.

Il futuro
Quasi certamente sceglierà un esterno. A lui, o a lei, andrà «un assessorato di contatto tra la realtà amministrativa e quella cittadina», ispirato ad altri Comuni marchigiani. «Si riparte. Siamo stati piuttosto veloci dice il sindaco strarieletto perché c'è necessità di iniziare con atti importanti, in primis la ripartenza del nuovo polo scolastico, non questo, ma il prossimo fine settimana». «Dobbiamo cominciare immediatamente a lavorare. Di entusiasmo ce n'è tanto prosegue , c'è voglia di fare, di andare a incidere. Il percorso compiuto è stato straordinario, sia per il lavoro fatto, sia per come siamo riusciti a portare avanti un compito difficile e responsabilizzante, in un clima, a volte, anche di relax». A suoi assessori chiede «un impegno a tempo pieno, necessità famigliari a parte». Ringrazia Savino Febi (che sarà in Consiglio comunale) e Francesco Nunzi (l'unico non rieletto dell'ex giunta), Calcinaro, e promette «un forte coinvolgimento di tanti consiglieri con deleghe ad hoc, sia di supporto che di specialità». A Trasatti andrà quella alla Learning city. È emozionato, l'ex vicesindaco, quando prende la parola. «Mi scorrono davanti agli occhi tutti questi anni di lavoro, quello che è stato attraversare prima il sisma poi la pandemia e tutto il resto. Non farò mancare l'impegno e la dedizione che ho dato in questi anni. Se il Consiglio mi vorrà, sarò onorato di fungere da raccordo tra giunta e consiglieri eletti», dice trattenendo a stento le lacrime. Niente più strana coppia, dunque. Quel duo Trasatti-Torresi diventato negli anni indissolubile. Il primo assicura che darà comunque una mano, solo «più in relax». Il secondo, orfano del suo Peppone, si prepara a fare il vicesindaco. «Da una parte mi inorgoglisce e dall'altra mi fa paura. Dovrò affinare un po' il mio galateo», dice. A lui va anche la delega al Territorio, ripescata dal suo programma elettorale di cinque anni fa. «Mettere in rete quaranta Comuni è una sfida che spero di vincere», spiega. Resta al suo posto Mirco Giampieri, il più votato dai fermani. «Il mio impegno sarà sempre massimo. La mia porta d'ufficio resterà sempre aperta, anche per chi non è del settore, per chiunque voglia o possa dare suggerimenti. L'arma vincente è ascoltare tutti», assicura.
Lo sport

«Siamo pronti a lavorare aggiunge Alberto Scarfini , a continuare con ottimismo ed energia. In questi cinque anni, lo sport fermano ha rialzato la testa. Dobbiamo proseguire su questa strada. La fiducia per la delega al Bilancio mi inorgoglisce. Sono un generoso e mi rimetto a disposizione della città». «Siamo ancora qua chiosa Alessandro Ciarrocchi , ma con una diversa consapevolezza. Quella dell'alta responsabilità del nostro compito e dei progetti da portare avanti. Ripartiamo con uno spirito diverso e tanta voglia di fare».
Francesca Pasquali
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Corriere Adriatico