«Timido e riservato» Era alla Croce Verde da un anno e mezzo

«Timido e riservato» Era alla Croce Verde da un anno e mezzo
LA VITTIMA PORTO SANT'ELPIDIO Era arrivato alla Croce Verde di Porto Sant'Elpidio un anno e mezzo fa per un periodo di messa alla prova, in seguito a una piccola condanna penale....

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LA VITTIMA
PORTO SANT'ELPIDIO Era arrivato alla Croce Verde di Porto Sant'Elpidio un anno e mezzo fa per un periodo di messa alla prova, in seguito a una piccola condanna penale. Lo scorso luglio aveva terminato di scontare la sua pena ma, spiega il segretario della Croce Verde Giampiero Vagnoni, «come accade spesso, aveva deciso di continuare come volontario». Pur avendo frequentato i corsi necessari, non si occupava di primo soccorso: lavorava il sabato mattina, guidando il pulmino di servizio per i disabili. Si trattava di un ragazzo riservato ma molto impegnato; questo il ritratto che fanno all'associazione di volontariato nei confronti del giovane morto in circostanze drammatiche.

Il periodo
«Era rimasto anche dopo la fine del suo obbligo di legge perché ci teneva davvero continua Vagnoni : era uno che aveva sempre voglia di aiutare: spesso entrava in ufficio e chiedeva se c'era qualcosa da fare». Chi lo conosce bene è Mauro Tosoni, milite di lungo corso della Croce Verde di Porto Sant'Elpidio, che, visto il suo ruolo, spesso trascorreva con lui il sabato mattina. «Un ragazzo buono spiega e non lo dico così per dire: era buono sul serio». Che fosse finito in qualche giro sbagliato? I dubbi dopo la sua morte violenta sono tanti. «Per come lo conosco io mi sembra strano. A volte qui - dice ancora Tosoni - gli facevano qualche scherzo e lui, timido com'era, diventava subito rosso. E poi, anche se lo prendevano in giro, non alzava mai la voce. Se aveva dei problemi a noi purtroppo non lo ha mai detto». La sua morte sembra quindi davvero immersa nel mistero più fitto.
Laura Meda
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico