Tari, nuovi calcoli Rischio aumenti per 24mila famiglie

Tari, nuovi calcoli Rischio aumenti per 24mila famiglie
IL CASO ANCONA Il costo della gestione dei rifiuti resta invariato a...

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IL CASO

ANCONA Il costo della gestione dei rifiuti resta invariato a 20,2 milioni e viene riconfermata la ripartizione al 50% tra le utenze domestiche e quelle non domestiche. Ma circa 24mila famiglie rischiano di veder aumentare il bollettino della Tassa rifiuti. Il Comune, dopo l'interpretazione dei mesi scorsi del Ministero delle Finanze sul calcolo Tari, ha dovuto correggere il regolamento Comunale e prevedere che per le utenze domestiche la quota variabile venga conteggiata una sola volta pur in presenza di pertinenze (sulle quali si applica la solo quota fissa). E per questo, in base alle simulazioni effettuate, a parità di mq la nuova Tari risulta inferiore rispetto all'anno precedente se si possiede una pertinenza. Mentre in assenza di pertinenze, la Tassa rifiuti aumenta. E questi rincari dovrebbero interessare circa 24mila famiglie che invece negli anni precedenti hanno pagato meno per l'interpretazione comunale poi bocciata dal Ministero. Tutta da decifrare invece la restituzione della Tari pagata in eccesso dal 2014 al 2017 da circa 16mila famiglie. Il Comune, come ha sottolineato nei giorni scorsi il sindaco presentando il Piano di lavoro, resta in attesa di una indicazione da Roma. «Dato l'afflusso di cittadini al nostro Punto Tari e dato il rimborso medio che spetta ad ogni cittadino - ha affermato ieri il consigliere comunale Maria Ausilia Gambacorta, M5S - non credo che basteranno i 500mila euro del fondo Rischi generico. Ad oggi la situazione Tari è ancora in stand by con grave pregiudizio ai cittadini per il pregresso, costretti ad aspettare le direttive comunali ed a chiedere ai dipendenti di Ancona Entrate piuttosto che ai vari Centri di Assistenza, se e quanto spettante a rimborso e con quali modalità. Se la scelta di emanare un regolamento Tari contenente un'interpretazione a posteriori sbagliata è stata politica, è necessario che la politica ponga rimedio a tale svista presentandosi in consiglio con una risposta».

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Corriere Adriatico