Sul web con il contagocce e il turismo non va in rete

Sul web con il contagocce e il turismo non va in rete
IL CASO FERMO In mercati sempre più globali, lo strumento digitale può aiutare e non poco, anche le piccole e medie imprese. Di tutti i settori, ma soprattutto di quelle...

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IL CASO
FERMO In mercati sempre più globali, lo strumento digitale può aiutare e non poco, anche le piccole e medie imprese. Di tutti i settori, ma soprattutto di quelle turistiche. E' partita infatti ieri la quinta edizione del Digital Way promosso dalla Cna, il ciclo di incontri destinati alle imprese, per favorirne proprio la digitalizzazione. Questa edizione è particolarmente dedicata al mondo turistico e alle imprese che vi gravitano intorno: dagli operatori a tutti i settori dell'indotto.

L'iniziativa
Quello di ieri nella Sala dei Ritratti di Fermo è stato il primo incontro, dedicato a descrivere lo scenario attuale, poi ce ne saranno altri due. La prossima settimana a Porto San Giorgio si parlerà di formazione, e fra quindici giorni, in quel di Porto Sant'Elpidio, si tratteranno le esperienze. «Per noi la Cna è partner ma non solo il commento del vicesindaco Francesco Trasatti giornate come queste servono anche come approfondimento per capire come vanno fatte le cose. La digitalizzazione è una sfida da raccogliere ed accettare». Se fatta bene però. E questo è quello che è emerso dall'incontro di ieri mattina. Nel 2019, quando tutti si informano sul web, quando il digitale è diventato un mezzo per guardare e conoscere non solo prodotti, ma anche destinazioni e luoghi, non si può prescindere dall'essere presenti online. Non è un caso che sempre di più, nella stragrande maggioranza dei casi, ormai il grande pubblico sceglie le proprie vacanze anche sul web. Si informa, dunque, prima di partire.
Il commento
«Noi ad esempio senza il web non saremmo proprio esistiti» commenta Andrea Marsili della cooperativa Turismarche che aggiunge «Molti dei servizi che offriamo a pubbliche amministrazioni e aziende dei settori turistico, enogastronomico e dell'artigianato, sono proprio online». Case history a parte, o ci sei bene, in maniera attiva, oppure si rischia di far danno. Una recensione negativa può influire sulla web reputation, con il rischio di avere difficoltà a superarla. Il digitale è dunque uno strumento imprescindibile per la promozione turistica. Eppure il Fermano, stando ai numeri degli enti pubblici, non è messo benissimo. I dati regionali, presentati da Sandro Giorgetti, responsabile del Social Media Team delle Marche, evidenziano come la provincia di Fermo sia indietro, ma che comunque, le Marche tutte, rientrano nei valori medi italiani. Sono numeri che scaturiscono da un laboratorio digitale, spiega lui stesso, «unico nel suo genere, non costruito con dati estrapolati da campionature, ma sentite tutte le attività. Per ragioni organizzative sono rimasti fuori i B&B». Gli enti pubblici, prosegue, «dovrebbero capire che il turismo si concretizza nel lavoro».
Le strutture
Tra le strutture private tutti i villaggi turistici della regione hanno un sito, e per le altre più elevata è la categoria (o classe) maggiore è la digitalizzazione. Un sito, però, ha ricordato Giorgetti, non basta da solo. Deve essere correttamente posizionato sul motore di ricerca. Tutta l'attività digitale, osserva, «richiede capacità e impegno». Ottima cosa sarebbe una traduzione dei siti turistici nelle altre lingue, ma non tutti lo fanno. «L'attività digitale fermana è buona» osserva Giorgetti, anche se, statistiche alla mano, si vede che nella nostra provincia, Instagram turistico non è molto diffuso, almeno per quanto riguarda i dati relativi ai comuni. Ancora peggio il numero di account Twitter dedicati al turismo. Dopo di lui si è parlato di marketing: Paolo Orlandi ha trattato diversi casi di contagio, ovvero di efficacia di campagne social e web, e di passaparola, la vera azione di influenza per la reputazione di un prodotto.
Gli hashtag

Agli incontri sulla digitalizzazione delle imprese, qui soprattutto, come visto, turistiche, sono stati dati tre hashtag, o argomenti, se si preferisce. Ciascuna delle tre parole chiave, #scenario #formazione ed #esperienze descrivono gli argomenti trattati. Così dopo aver appreso la situazione attuale, lunedì prossimo, nella sala Castellani di Porto San Giorgio, ci sarà un momento di pura formazione. Con la chiusura, di questa sorta di trilogia di incontri, affidata alle esperienze: il 1 dicembre, a Porto Sant'Elpidio, si parlerà di esperienze e in quell'occasione la Cna presenterà la seconda fase del proprio progetto turistico. Sarà l'incontro che si svolgerà a Villa Baruchello.
Chiara Morini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico