Stanziamento dal ministero fissato il cronoprogramma

Stanziamento dal ministero fissato il cronoprogramma
LA VIABILITÀ FERMO Otto milioni per rimettere in sesto le strade del Fermano. La cifra, assegnata alla Provincia dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA VIABILITÀ
FERMO Otto milioni per rimettere in sesto le strade del Fermano. La cifra, assegnata alla Provincia dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è consistente. Non permetterà di fare nuovi investimenti o di modificare sensibilmente la rete viaria, ma almeno potrà rendere più dignitose le arterie su cui, tra buche e avvallamenti, transitare è diventato ormai un calvario. Il finanziamento è destinato alle Province e alle Città metropolitane e riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria. Andrà, insomma, a tamponare le situazioni più critiche, che qui, come altrove, non mancano. Una boccata d'ossigeno per le Province sempre più in affanno, svuotate di contenuti e risorse e private dei mezzi necessari anche per sistemare le strade.

I tempi
Quella di Fermo ha predisposto un cronoprogramma fino al 2023. Perché il finanziamento del ministero è pluriennale. Al Fermano sono stati destinati 8,2 milioni: 611mila euro per il 2018 e 1,5 milioni per ogni anno dal 2019 al 2023. Soldi che l'ente guidato da Moira Canigola ha scelto di parcellizzare: tanti interventi (51 in tutto) di modesta entità ripartiti sull'intero territorio. Ogni progetto dovrà ottenere il via libera del ministero prima di essere autorizzato. Quasi dappertutto si tratterà di rifare l'asfalto, in alcuni tratti più simile a lunghe e grigie fette di groviera che a strade spesso pure molto trafficate. Dei progetti presentati l'anno scorso ne sono stati autorizzati sei, ognuno da 100mila euro. Interessano le Provinciali 206 Camera di Torre (già ultimato), 84 Torre di Palme, 61 Montottonese, 11 Capodarco e 224 Paludi, 56 Monterubbianese, 37 Maceratese). La Provincia ha inviato al ministero anche l'elenco, in ordine di priorità, degli interventi per i prossimi anni.
Il mese
Il responso, almeno per il 2019, dovrebbe arrivare a breve. Anche perché i lavori dovrebbero essere rendicontati, e quindi terminati, entro giugno. Per quest'anno i cantieri riguarderebbero le Provinciali 62 Monturanese (200mila euro), 27 Elpidiense (198mila), 48 Montapponese (150mila), 2 Altidona (100mila), 85 Valdaso (sponda sinistra - 100mila), 16 Castiglionese (100mila), 56 Monterubbianese (300mila), 104 Ponte Maglio - Ponte Ortezzano (150mila), 42 Matenana (80mila), 61 Montottonese (150mila), 145 Selva (130mila), 87 Valdete (150mila). Per il 2020, le provinciali 219 Ete Morto (compresa la messa in sicurezza del cavalcavia sulla Statale 210 Fermana-Faleriense - 278mila euro), 182 Case Rosse (150mila), 231 Circonvallazione di Montegranaro (150mila), 56 Monterubbianese (presso il centro operativo viabilità di Petritoli - 150mila), 84 Torre di Palme (102 Madonna Bruna e 35 Lapedona - 300mila), 61 Montottonese (tra il Comune di Santa Vittoria in Matenano e la provinciale 112 Val d'Ete Vivo - 250mila), 19 Ceresola (250mila), 86 Valdaso superiore (150mila), 27 Elpidiense, 108 Corva e 244 Vecchia del Molino nei territori comunali di Sant'Elpidio a mare e Porto Sant'Elpidio (250mila).
Il bisogno

Si tratta di interventi vitali, di cui il Fermano e le sue strade hanno estremamente bisogno: purtroppo gli stanziamenti per questi lavori nel corso degli anni si sono assottigliati e ne va anche della sicurezza degli automobilisti.
fr. pas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico