Sorveglianza nelle mense Si batte cassa alle famiglie

Sorveglianza nelle mense Si batte cassa alle famiglie
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PESARO «Richiesta alle famiglie la quota del servizio di sorveglianza mensa e prescuola, anche se il servizio era sospeso durante il lockdown». E' la segnalazione, in ambito di servizi scolastici, che arriva dal consigliere comunale della Lega Francesco Totaro attraverso un'interrogazione rivolta all'assessore competente per i Servizi Educativi. «Alcune cooperative - riferisce Totaro nell'interrogazione - operano nel servizio pubblico scolastico come sorveglianza mensa-prescuola e questo servizio è a pagamento. Molte famiglie si trovano in difficoltà economica causa lockdown pandemia e molti servizi scolastici vennero sospesi dal mese di febbraio e di conseguenza i cittadini non hanno usufruito dei servizi da loro versati». Dopo queste premesse, l'esponente di opposizione interroga il sindaco, l'assessore competente e tutta la giunta per conoscere «perché alcune cooperative richiedono il versamento della nuova quota pur essendo state già pagate le precedenti senza usufruire di alcun servizio? Perché alcune cooperative rimborsano solo un terzo delle quote versate al secondo quadrimestre pur avendo versato quote intere per servizi a cui i cittadini non hanno usufruito? Quali sono i metodi per risarcire quelle famiglie a cui i propri figli non parteciperanno al nuovo anno scolastico?». Aggiunge Totaro: «Questa richiesta di pagamento è un controsenso considerando oltretutto che lo stesso Comune ha esonerato le famiglie dalle rette dell'asilo durante il lockdown. Una volta questo servizio era gratuito e gestito direttamente dal Comune attraverso i bidelli. Ora chiediamo all'amministrazione comunale di prendere una posizione netta, risolvendo questa situazione che pesa sui genitori. Se i problemi dovessero persistere, il Comune dovrebbe valutare di reinternalizzare il servizio, procedendo a nuove assunzioni di personale, che potrebbe occuparsi della sorveglianza mensa e prescuola».

tho.del.
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Corriere Adriatico