Sisma, il credito d'imposta nella manovra di bilancio

Sisma, il credito d'imposta nella manovra di bilancio
LA RICOSTRUZIONEASCOLI Dopo l'allarme lanciato da Confindustria sulla bocciatura da parte dell'Unione europea per il 2022 del credito d'imposta che prevede sgravi fiscali del 45%...

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LA RICOSTRUZIONE
ASCOLI Dopo l'allarme lanciato da Confindustria sulla bocciatura da parte dell'Unione europea per il 2022 del credito d'imposta che prevede sgravi fiscali del 45% alle imprese che investono nelle zone terremotate i parlamentari marchigiani si sono mobilitati. «Il credito d'imposta per le imprese con sede nel cratere sismico sarà inserito nella manovra di bilancio».

La Finanziaria
Lo annunciano Alessia Morani e Mario Morgoni, deputati del Pd, «Sul tema - spiegano Morani e Morgoni - abbiamo contattato il sottosegretario agli Affari Europei Enzo Amendola che ci ha informato che il governo sta lavorando all'inserimento in legge di bilancio di una misura, anche a compensazione del 2021, a valere sul nuovo temporary framework della Commissione Europea del 18 novembre, per riconoscere alle imprese del cratere un credito d'imposta di valore pressoché uguale al precedente». «Purtroppo - spiegano Morani e Morgoni, assicurando il »massimo impegno per garantire l'approvazione della norma« - il credito d'imposta sisma non era rinnovabile poiché sono passati troppi anni dall'evento calamitoso, per questo si sta ipotizzando una nuova misura».
L'appello
Le associazioni regionali di acftegoria avevano chiesto un intervento deciso ed efficace del Governo per ripristinare o riattivare il credito d'imposta anche nel 2022, per non pregiudicare le opportunità di crescita e di ripresa di un'area già pesantemente colpita e gravata ancora da molte difficoltà. I presidenti delle associazioni regionali di categoria hanno chiesto anche al commissario straordinario per la ricostruzione, alla Regione ed ai parlamentari marchigiani di attivarsi per supportare questa azione verso il Governo ed il Parlamento al fine di offrire reali e tempestive prospettive di attivazione dello strumento e limitare gli effetti negativi generatisi da questa mancata autorizzazione comunitaria.
Mario Paci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico