Scoperti 77 quintali di rifiuti irregolari

Scoperti 77 quintali di rifiuti irregolari
CIVITANOVA Prosegue, senza sosta, l'attività di controllo economico del territorio condotta dalla componente aeronavale della Guardia di finanza, in stretta collaborazione con la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CIVITANOVA Prosegue, senza sosta, l'attività di controllo economico del territorio condotta dalla componente aeronavale della Guardia di finanza, in stretta collaborazione con la componente terrestre del Corpo. Lo sviluppo del filone di indagini coordinate dalle Procure della Repubblica di Ancona e de L'Aquila, ha consentito ai militari del Reparto operativo aeronavale di Pescara di accertare l'illecita attività di gestione e stoccaggio incontrollato di rifiuti speciali di origine industriale all'interno di un'area in uso ad una azienda situata nella zona industriale di Civitanova.

Gli accertamenti
La ricostruzione delle movimentazioni dei rifiuti sul territorio nazionale e dei flussi di natura economica, operata dai militari della Sezione Aerea di Pescara ha determinato l'individuazione di 152 imballaggi, tipo Big Bags, contenenti rifiuti speciali derivanti dal trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche in disuso, illecitamente avviate alle operazioni di recupero. Al termine delle attività ispettive svoltesi alla fine del mese di dicembre 2020, è stata attuata la misura cautelare del sequestro a circa 77.000 chili di rifiuti speciali, che si aggiungono ai 174.000 chili individuati durante lo scorso ottobre in provincia di Ancona. Parallelamente, all'esito della complessa indagine, cinque persone sono state denunciate.
r. m.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico