SANT'ELPIDIO A MARE Analisi per capire se i donatori di sangue hanno il Coronavirus.

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SANT'ELPIDIO A MARE Analisi per capire se i donatori di sangue hanno il Coronavirus. A chiederlo è il sindaco di Sant'Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi. «Perché non inserire le analisi volte a rilevare un'eventuale positività al Covid-19 in quelle di routine dell'Avis?», si domanda il primo cittadino che ha preso carta e penna e inoltrato la sua proposta agli enti interessati. Destinatari della missiva il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, il direttore dell'Area Vasta 4, Licio Livini, il direttore sanitario regionale, Nadia Storti, e i presidenti dell'Avis nazionale, regionale, provinciale e del Comune elpidiense. A Terrenzi, l'idea è venuta mentre stava donando il sangue. «In questo fine settimana racconta , come di consueto, ho effettuato presso il punto Avis della città che rappresento la mia ordinaria donazione. Visti i tempi che stiamo vivendo, al momento del prelievo, ho chiesto informazioni circa la presenza tra le analisi di routine di quella di eventuale positività al Covid-19. Il presidente della sezione cittadina mi ha risposto negativamente, non certo perché lui non volesse, quanto perché non previsto dal protocollo». Da qui l'idea, concretizzatasi in proposta inviata agli enti preposti, del primo cittadino. «Vista la necessità di prevenire la diffusione del virus su ampia scala spiega Terrenzi , se effettivamente tra le analisi effettuate sul sangue dei donatori non fosse inserita quella per rilevarne la positività al Covid-19, chiedo che venga valutata e inserita la possibilità, tramite le analisi di routine per i donatori Avis di tutta la Regione, di effettuare intanto un ulteriore screening di una parte della popolazione, ovvero i donatori, aggiungendo anche l'analisi relativa al Covid-19. Questo potrebbe incentivare la donazione e permetterebbe di avere un'ampia fetta di persone monitorate per quanto concerne l'eventuale positività». Aspettando di capire se la sua richiesta verrà accolta, il sindaco coglie anche l'occasione per ringraziare l'Avis «per l'importanza del gran lavoro che svolge a più livelli (nazionale, regionale, provinciale e comunale)».

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Corriere Adriatico