IL DEGRADOASCOLI In un contesto ambientale e paesaggistico di indicibile fascino, giace, da tempo, nel più completo abbandono una piccola chiesa, dedicata a San Michele...
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ASCOLI In un contesto ambientale e paesaggistico di indicibile fascino, giace, da tempo, nel più completo abbandono una piccola chiesa, dedicata a San Michele Arcangelo, principe delle milizie celesti e supremo nemico delle forze del male.
Una frana ha determinato la scomparsa del centro abitato ed era rimasta in piedi la sola chiesa, isolata sulla cima di un rilievo e nel folto di una rigogliosa boscaglia. Fortunatamente alcuni iscritti della Sezione di Italia Nostra , nel corso di un'escursione, scoprirono la presenza di questo edificio isolato e , superato l'ingresso, furono colpiti dalla visione di un autentico tesoro che l'edificio custodiva da tempo immemorabile: affreschi di splendida fattura, espressione di una devozione popolare commovente, coprivano quasi interamente la parete di fondo della chiesa e tra questi si imponeva all'attenzione l'immagine giovanile del Bel San Michele, cui la Chiesa era dedicata, e una commovente Crocifissione oltre a vari affreschi già individuati e ad altri ancora nascosti.
Peraltro le condizioni della Chiesa e degli affreschi versavano in una condizione veramente preoccupante. Infatti alcune fessure si aprivano sul tetto dell'edificio e da queste penetravano nella chiesa e sugli affreschi la pioggia, la neve, le folate di vento. Inoltre anche le condizioni di stabilità dell'edificio risultavano drammaticamente precarie. «Dobbiamo chiederci: si poteva evitare in qualche modo la quasi totale distruzione di questo eccezionale patrimonio?» si domanda Gaetano Rinaldi, presidente della sezione Sacalabroni di Italia Nostra. « Era possibile effettuate degli interventi immediati di messa in sicurezza?».
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Corriere Adriatico