Sabotata la Rosa donata da Sgarbi

Sabotata la Rosa donata da Sgarbi
IL VANDALISMOASCOLI La Rosa della discordia. Vandali in azione ai giardini pubblici, obiettivo colpire l'opera d'arte creata da Franco Battiato e realizzata da Marco Lodola....

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IL VANDALISMO
ASCOLI La Rosa della discordia. Vandali in azione ai giardini pubblici, obiettivo colpire l'opera d'arte creata da Franco Battiato e realizzata da Marco Lodola. Elisabetta Sgarbi, che per il quarto anno ha scelto Ascoli come tappa del tour della Milanesiana, aveva pensato in questo modo di tentare di sdebitarsi con il capoluogo piceno per l'ospitalità ricevuta. La scultura, raffigurante appunto una rosa all'interno dell'area verde della città appena recuperata, ispirata proprio all'immagine-simbolo della rassegna, era stata installata due mesi fa di fronte al campo Squarcia.

Il blitz
Nelle ultime ore l'opera, realizzata con peculiarità luminose in metallo, è stata presa di mira. Degli sconosciuti hanno tagliato i fili elettrici, impedendo alla scultura di accendersi nelle ore serali e notturne e di poter funzionare, illuminandosi al buio.
In pericolo
In realtà, che la Rosa potesse presto finire danneggiata era la preoccupazione di molti. Innanzitutto perché era posizionata, sebbene nei pressi del trafficato viale De Gasperi, all'interno dei giardini pubblici di corso Vittorio Emanuele, tra i luoghi prediletti dai vandali, come hanno dimostrato le numerose balaustre rotte, la statua del leone, la fontana e varie panchine di marmo, seriamente e più volte danneggiate da ignoti. Inoltre, al momento dell'allestimento e subito dopo l'inaugurazione della Rosa illuminata, sui social erano state postate decine di considerazioni negative e minacciose da parte degli odiatori, che avevano espresso profondo disprezzo nei confronti del lavoro.
La difesa
Vano è dunque stato da parte degli amministratori l'impegno di difendere un'opera che, tra i suoi significati, avrebbe quello di sottolineare la rinascita dei giardini ascolani, oltre che ricordare l'operato di Franco Battiato, da poco scomparso. Il lavoro, denominato La Rosa del Progresso, a favore della donazione della Fondazione Elisabetta Sgarbi, è alto tre metri ed è perfettamente in linea con la produzione di Lodola, volto a riproporre le tecniche che lo hanno reso celebre. A luglio La Milanesiana aveva portato ad Ascoli cinque giorni di eventi, tra arte, letteratura, cinema, teatro e musica.

Filippo Ferretti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico