«Riscoperto il mare in casa e ora serve lo sprint finale»

«Riscoperto il mare in casa e ora serve lo sprint finale»
IL RILANCIO ANCONA Da quasi trent'anni il Passetto fa rima con Claudio Cerusico, l'unico bagnino che non ha mai smesso di credere nelle potenzialità del tratto di mare proprio...

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IL RILANCIO
ANCONA Da quasi trent'anni il Passetto fa rima con Claudio Cerusico, l'unico bagnino che non ha mai smesso di credere nelle potenzialità del tratto di mare proprio sotto l'ascensore. E quest'estate Cerusico, soprannominato il sindaco del Passetto, sorride: «È una stagione che mi sta dando molte soddisfazioni - racconta -. Gli anconetani si stanno riappropriando del loro mare in casa, che per troppo tempo hanno dimenticato. L'amministrazione ha fatto molto però ora serve lo sprint finale».

Stagione al top
Il Passetto oggi è questo: ombrelloni e lettini tutti aperti e occupati, nel weekend c'è la fila per assicurarsi un posto al sole e ogni scoglio viene occupato da mattina a sera. «Bellissimo vedere rinascere questa zona - sottolinea Cerusico - che è dotata di punto medico, servizio di salvataggio, docce gratuite, un ascensore aperto fino a mezzanotte. Ma soprattutto qui c'è il mare più pulito. Le analisi dell'Arpam l'hanno giudicato eccellente e quando altrove viene emessa l'ordinanza di non balneabilità, al Passetto si può fare sempre il bagno». Ma ovviamente non è tutto rose e fiori.
Il progetto
Il sindaco Cerusico ricorda la promessa del Comune: «L'amministrazione si è impegnata a effettuare la manutenzione ordinaria perché il cemento che fa da pavimentazione è in situazioni disastrose». Servirebbe una pavimentazione diversa, magari più decorosa che possa rendere più attrattiva la zona liberandola dal grigio del cemento. «Ma è anche una questione di sicurezza - spiega Cerusico - perché quasi quotidianamente c'è chi scivola sulle alghe che si arenano nel tratto della scesa a mare». Illuminazione e scarsa sorveglianza sono gli altri nodi da sciogliere: «Noi chiudiamo lo stabilimento alle 19.30 e io in particolare dormo nella palafitta dove c'è il ristorante per cercare di tenere sotto controllo le strutture. Non ci sono mai stati problemi particolari ma gli atti vandalici, seppur di lieve entità, per noi sono comunque un costo da sostenere». Ma il sogno di Claudio Cerusico è il recupero della piscina naturale che si trova all'altezza della seggiola del Papa. «Sono un passettaro e come tutti i passettari che si rispettino ho imparato a nuotare da bambino proprio lì. Ora quel tratto andrebbe bonificato, ripulito e restituito alla città assieme al suo carico di ricordi».
Lo scoglio del ripascimento
I sassi al Passetto sono comparsi 12 anni fa: prima era tutto cemento. Ora invece una caletta suggestiva accompagna i bagnanti verso il mare. Spiega ancora Cerusico: «Sarebbe importante effettuare un ripascimento per rinforzare la spiaggetta. Capisco che le cose da fare sono tante e che molto è stato fatto, ma è necessario impegnarsi al massimo perché il Passetto sta risvegliandosi da un lungo sonno. È una risorsa da valorizzare e un'attrazione turistica non indifferente». Ieri il danneggiamento della vetrata, la stessa di un anno fa: «Succede - riflette Cerusico - ma il restyling dell'ascensore è tra le opere meglio riuscite del Comune. Forse non è un caso che dopo l'inaugurazione della struttura gli anconetani hanno riscoperto il gusto di un tuffo al Passetto. Ora ci vuole lo sprint finale».

Maria Teresa Bianciardi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico