PESARO «Questo ospedale non toglie niente a nessuno ma aggiunge a questo territorio».

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PESARO «Questo ospedale non toglie niente a nessuno ma aggiunge a questo territorio». È il messaggio lanciato dall'ex governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, durante il confronto organizzato dall'associazione Upupa e trasmesso da Rossini Tv sul nuovo ospedale Marche Nord il cui progetto è stato bloccato in consiglio regionale con una mozione votata da 5 Stelle e dal centrodestra. Ceriscioli, dopo aver difeso lo strumento di finanziamento del project financing («permette di anticipare dei passaggi senza dover aspettare di avere tutte le risorse»), ha spiegato perchè sia necessario andare avanti col progetto. «Abbiamo la possibilità di veder partire nella nostra provincia un investimento da 250 milioni di euro per realizzare un ospedale moderno al servizio del territorio. Il modello dell'assessore regionale alla Sanità Saltamartini è di portare tutto su Ancona- continua-. Per non fare l'ospedale Pesaro-Fano farebbe un ospedale unico regionale. Ma la sanità territoriale non sta tanto nell'avere ospedali sparsi quanto di assistenza e cure domiciliari non e' avere ospedali sparsi ma e' fatta di assistenza e cure domiciliari». Nel corso del confronto, moderato dal giornalista Luigi Benelli, sono intervenuti anche il consigliere comunale di maggioranza Michele Gambini, l'ex vicesindaco e primario di oncologia Giuseppina Catalano, il vicepresidente della Camera di commercio delle Marche, Salvatore Giordano, l'ex sindaco di Pesaro Oriano Giovanelli e il segretario provinciale della Cgil Roberto Rossini. «Un ospedale - ha detto Giordano - non è di destra o di sinistra, ma è un bene prezioso per la collettività e i progetti avviati vanno onorati. Avrebbe avuto senso se la nuova amministrazione avesse aperto un tavolo di discussione per ridiscutere il progetto, ma decidere come è stato deciso credo sia stato sbagliato. Mi sarei aspettato un atteggiamento più rispettoso. Il nuovo bene progettato deve poter procedere altrimenti pagheremo un prezzo molto elevato. Criticare lo strumento del project financing è un errore madornale perchè catturare un investitore privato che accompagna la costruzione di un bene pubblico per dare un servizio pubblico credo sia virtuoso». Per Giovanelli, occorre interrogarsi sul perchè «dopo la decisione del consiglio regionale ci sia stata una specie di ola nel resto della provincia e su come si sia arrivati ad un palpabile isolamento politico della città di Pesaro nei confronti del resto del territorio».

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Corriere Adriatico