PESARO «Pronti a rientrare il 15 settembre al 100% della presenza e del numero

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PESARO «Pronti a rientrare il 15 settembre al 100% della presenza e del numero delle classi, ma con 5 prefabbricati in arrivo, per sistemare i nostri studenti in crescita, anche in questo nuovo anno scolastico». Riccardo Rossini, dirigente dello scientifico musicale Marconi e presidente regionale Anp, associazione nazionale presidi. Hanno pochi giorni a disposizione i presidi per comunicare il piano parziale di organizzazione di orari e didattica, ma su tutto pesa il nodo delle vaccinazioni, che potrebbero essere rese obbligatorie per il personale scolastico, e forse per gli studenti. «Favorevole, se queste saranno le disposizioni dice Rossini per una presenza a scuola muniti di green pass, fatta eccezione per gli operatori scolastici con problemi di salute certificati, che proprio non permettono la vaccinazione». Dati alla mano forniti dall'ufficio scolastico regionale c'è ancora da recuperare una buona fetta di giovani in età scolastica da vaccinare, e che frequentano i nostri istituti superiori. Più confortante invece il dato per il personale scolastico già coperto. La fascia scolastica 16-19 si è fermata attualmente al 48,5%. «Dal dato fornito dall'ufficio scolastico regionale prosegue Rossini per la provincia di Pesaro siamo intorno all'85% del personale vaccinato fra docenti e collaboratori Ata, ma in un mese serve arrivare alla totalità, salvo quanti con certificazione medica dovranno comunicare alla scuola e documentare il motivo per cui non hanno ricevuto o non possono ricevere il siero. Per quanto riguarda invece il rientro degli studenti con l'obbligo di presentare il pass vaccinale, sarei invece più cauto, e credo di sposare il pensiero della maggioranza dei dirigenti scolastici. Nel senso che, sono gli stessi ragazzi in caso di positività ad avere sintomi ben più lievi, e allo stesso modo si immunizzano contraendo la positività quanto più possibile vengono a contatto. Ecco perché la posizione di Anp è mettere prima in sicurezza coloro più a rischio, rendendo obbligatorio il vaccino per rientrare in classe a insegnanti, personale di segreteria e collaboratori scolastici ma con più di 40 anni di età. Per gli studenti ritengo invece che l'eventuale accesso con il pass non dovrà valere per tutti i ragazzi, dalla prima alla quinta superiore ma limitando un eventuale obbligo, magari alla fascia sopra i 16 anni. Non da ultimo, ci auspichiamo che Autorità sanitaria e non, incentivino e spingano il più possibile per le vaccinazioni.

le. fr.
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Corriere Adriatico