PESARO A Marche Nord sono attive o in corso di attivazione tre aree intensive per

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PESARO A Marche Nord sono attive o in corso di attivazione tre aree intensive per l'emergenza al secondo piano del San Salvatore. Nel dettaglio la Rianimazione 1, la Rianimazione 2 in ex Utic e la Rianimazione 3 nell'ex cardiologia, non ancora attiva e ieri si stavano spostando proprio in questa sala i posti letto attrezzati. Con l'ultimo riassetto in corso non si conosce esattamente il numero di posti letto sporchi già attivi o da attivare. C'è un po' di confusione sui numeri, fanno notare i referenti sindacali Rsu interni. A questo si aggiungono poi segnalazioni interne, come riferiscono le parti sociali, che riguardano percorsi di collegamento fra reparti non ancora adeguatamente separati. Per operatori e parti sociali non c'è chiarezza sul numero di posti riconvertiti in Covid né su altri posti letto puliti e tutto tenendo in considerazione la previsione iniziale di 41 posti letto totali di terapia intensiva assegnati dalla Regione a Marche Nord per l'emergenza. Così come resta aperto il nodo personale da affrontare nell'incontro fissato, dopo numerosi rinvii, per la settimana entrante proprio fra i sindacati e l'azienda ospedaliera. Al momento, si parla di 3 infermieri e due operatori socio sanitari per turno. Il problema interessa però quel personale che all'interno delle degenze di rianimazione non viene ancora formato adeguatamente prima del trasferimento nelle sale intensive Covid. Per larga parte gli operatori vengono reclutati ora all'interno del Dipartimento Dea di emergenza urgenza e dal Dipartimento medico, con operatori destinati nelle sub intensive. Ma il rischio è che la riconversione di interi reparti e l'attivazione delle nuove rianimazioni venga fatta con personale sottostimato rispetto alle esigenze e ai numeri di pazienti curati nelle intensive. Percorsi interni: vengono segnalati da operatori socio sanitari, spazi e zone di collegamento o di passaggio da un padiglione all'altro, dove i percorsi sporchi e puliti non sarebbero adeguatamente separati, nonostante il San Salvatore sia un cantiere ancora con lavori di adeguamento degli spazi in corso per l'emergenza. Segnalazioni che si riferiscono al passaggio dall'ex Neurologia, ora sub intensiva Covid ai piani superiori che ospitano i poliambulatori, oltre in alcune sale della rianimazione pulita. In quei piani, l'ascensore interno sarebbe utilizzato dagli operatori quotidianamente per portare i pazienti Covid e none gni volta che un paziente Covid transita in quel percorso l'azienda incaricata garantisce la sanificazione

le. fr.
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Corriere Adriatico