LE CARENZEMACERATA La provincia di Macerata è quella più colpita, dai danni delle scosse di terremoto che si sono succedute dall'agosto 2016, la ricostruzione è ferma, lo...
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MACERATA La provincia di Macerata è quella più colpita, dai danni delle scosse di terremoto che si sono succedute dall'agosto 2016, la ricostruzione è ferma, lo dicono i dati forniti dall'ufficio speciale ricostruzione. Tanti i problemi sul piatto, a partire dalla mancanza di personale, con l'ufficio speciale ricostruzione, diretto dall'ingegnere Cesare Spuri a Caccamo di Serrapetrona, che data la mole di lavoro, avrebbe bisogno di ulteriori tecnici. La pianta organica prevede 260 persone, mentre le unità di personale effettive sono 188, non tutte operative al momento attuale, per le problematiche che si sono avute in sede di rinnovo dei contratti. Attualmente si approvano circa cento, centoventi progetti al mese, se si continua su questo ritmo, ci vorranno circa vent'anni solamente per approvarli tutti. In provincia di Macerata sono stati danneggiati dalle scosse 29mila edifici, sul totale di 46mila risultati inagibili in tutte le Marche. Nelle stanze dell'ufficio ricostruzione sono stati presentati 5.526 progetti, pari al 12 per cento del totale degli edifici danneggiati, in tutta la Regione. Di questi quelli approvati sono solamente il 35 per cento pari a 1.674, che ammontano al 3,6 per cento del totale di tutti gli edifici inagibili. Gli altri sono tutti in istruttoria, ancora all'esame dei tecnici, per approvare solamente questi ci potrebbero volere oltre due anni. La maggior parte dei progetti presentati riguarda i danni lievi con 3.511 pratiche presentate e 1.233 approvate, 703 quelle con i danni gravi, di cui solo 65 approvate. Pochi i progetti presentati per la riparazione di edifici che ospitano le attività produttive pari ad 85, con 14 finanziati. Più alto il numero di richieste di delocalizzazione delle attività commerciali, pari a 1.227, di cui 362 sono state finanziate.
m. o.
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Corriere Adriatico