Parco sculture Un itinerario senza traslochi delle opere

Parco sculture Un itinerario senza traslochi delle opere
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PESARO La delibera con gli indirizzi per la realizzazione del Parco delle sculture approvata dalla giunta comunale nella seduta dello scorso 22 settembre, consiste in un progetto organico di visita e conoscenza delle opere, da sviluppare attraverso «ricerca, studio, catalogazione, manutenzione, restauro, musealizzazione». Un'operazione che, mantenendo le sculture negli attuali siti di riferimento, «sia finalizzata, come elemento identitario ed attrattivo, a rendere maggiormente fruibile l'ingente patrimonio per la cittadinanza, per gli studiosi, per i turisti». Nella delibera vengono indicate 20 sculture presenti in città, tra cui la Sfera di Pomodoro e l'opera di Vangi in piazza Toschi Mosca per il progetto di valorizzazione, che «prevede l'interazione pubblico privato dei diversi soggetti vocati presenti sul territorio, vedi associazioni, istituzioni, università, esperti d'arte, inclusa l'interazione funzionale con la Rete museale cittadina e con la Fondazione Pescheria Centro per le Arti Visive». La giunta ricorda che «nel 2021 cade il cinquantesimo della mostra Sculture nella città, che venne promossa dal Maestro Pomodoro a Pesaro nel 1971, e risulta opportuno fin da ora riattivare la riflessione sul ruolo di Pesaro nell'ambito delle esperienze artistiche, sulla funzione dell'arte in generale, sull'uso sociale della stessa, tema quest'ultimo, indagato nella storica esposizione. La ricorrenza offre altresì l'occasione di avviare una progettualità per ricondurre le diverse opere scultoree presenti in città ad un insieme organico e strutturato».

tho. del.
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Corriere Adriatico