L'ANGOSCIAASCOLI La campanella, oggi e domani, non suonerà nelle scuole ascolane. Stessa cosa anche per l'Università. La decisione del sindaco Castelli arriva dopo una mattina...
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Le verifiche
A dettare la scelta di sospendere le attività didattiche per altri due giorni, dopo lo stop alle lezioni di ieri, nelle scuole di ogni ordine e grado sul territorio comunale, nonché gli asili nido, è stata innanzitutto la rilevata necessità di proseguire e completare i sopralluoghi ed i controlli già avviati ieri mattina sulle strutture scolastiche oltreché dal perdurare, come accaduto anche nella mattinata di ieri, dello sciame sismico e dalla prossimità temporale rispetto all'evento apicale della giornata di mercoledì scorso. Una decisione che, come detto, coinvolge anche le facoltà universitarie con sede ad Ascoli. Si torna sui banchi, invece Spinetoli, Offida, Castorano e Colli del Tronto. Un discorso che poi va ad agganciare anche alla giornata domenicale, concedendo, quindi, un eventuale giorno in più per le ultime verifiche. Una notizia, quella del prolungamento della chiusura delle sedi scolastiche che ha tranquillizzato molti studenti e le loro famiglie.
Scuole provinciali
Da ieri mattina anche i tecnici del Servizio edilizia scolastica della Provincia sono al lavoro per controllare lo stato degli edifici scolastici di competenza al fine di valutare la presenza di eventuali lesioni o criticità. Approfondimenti e controlli proseguiranno anche oggi e domani, ma finora si sono riscontrati solo lievi danni che saranno riparati con piccoli interventi. Da sottolineare che le opere di ripristino e riparazione effettuate in occasione del precedente sisma del 24 agosto si sono rivelate efficaci contribuendo a ridurre al minimo i danni aggiuntivi alle strutture. «La sicurezza degli istituti superiori e l'incolumità pubblica sostiene D'Erasmo - costituiscono priorità assolute per la Provincia. Le squadre tecniche del Comune invece hanno iniziato i sopralluoghi già dalle 8 di ieri mattina le verifiche sui plessi scolastici pubblici e privati della scuola dell'obbligo (asili nido compresi). La polizia municipale, con apposite pattuglie, si è anche recata nelle frazioni.
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Corriere Adriatico