Non è stata trovata droga - l'unica sostanza sequestrata, mezz'etto di polvere, dovrebbe essere mannite, sostanza da taglio - ma in casa di uno degli indagati (M.I. le iniziali,...
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Il dialetto rom
Così, decifrando il dialetto rom con l'aiuto di un interprete, sono riusciti a ricostruire la presunta rete di spaccio che si dipanava intorno al ristorante Mare e Monti gestito dalla più grande delle due Giulia Spinelli. Un accurato lavoro d'intelligence - intercettazioni telefoniche, ma anche pedinamenti, rilevatori gps e microspie piazzate nelle auto e dozzine di consumatori di coca sentiti come testimoni - che ha portato il pm Rosario Lioniello a chiedere e ottenere l'emissione di misure cautelari. Gli ordinativi di droga venivano fatti usando termini in codice: le dosi di cocaina venivano chiamate a volte pizze, altre bambini. E mentre indagavano in gran segreto, i poliziotti della Mobile per due volte erano dovuti uscire allo scoperto. Il 16 gennaio scorso, quando Patrizia Spinelli e il marito albanese vennero intercettati in auto ad Agugliano ma evitarono l'arresto lanciando dal finestrino un involucro con 50 grammi di cocaina, recuperato poi dai cani antidroga. E l'8 marzo scorso, quando la Signora Giulia commise l'errore di portare cocaina nel ristorante perché una cliente chiedeva di celebrare la Festa della donna sniffando qualche pista. I poliziotti ne trovarono 5 grammi nel locale e altri 11 durante le perquisizioni. Giulia Spinelli fu arrestata con un'altra giovane della famiglia, ma vennero messe ai domiciliari e tornarono presto libere.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico