Museo Oliveriano affidati i lavori per l'allestimento

Museo Oliveriano affidati i lavori per l'allestimento
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LA DELIBERA
PESARO Museo Oliveriano, affidati i lavori per l'allestimento. Ora il polo archeologico pesarese, dopo 6 anni di chiusura rivede la luce in fondo al tunnel. Era il 13 novembre 2012 quando fu chiuso per via di un'infiltrazione d'acqua tra via Giordani e via Zacconi. Da quel momento continui passaggi tra Soprintendenza, Comune, Provincia per trovare una soluzione. Il museo era stato riaperto nel maggio 2014 in maniera provvisoria, con le chiazze di umido alle pareti ancora visibili, poi chiuso definitivamente a inizio 2015 per iniziare i lavori di riqualificazione. Di anno in anno la data di riapertura si era spostata. Ma finalmente appare nell'albo pretorio l'avviso di affidamento lavori per l'allestimento permanente del museo archeologico Oliveriano. L'importo complessivo dell'appalto compreso il costo complessivo per la sicurezza è di 186.300 euro. Ad aggiudicarsi l'appalto è la ditta Grasso Forniture con sede legale a Catania con il ribasso del 33% e quindi per l'importo di 117.332 euro. Il progetto di allestimento riguarda in particolare i lavori della sala principale, che sarà dedicata alla Pesaro romana e al collezionismo con la realizzazione dei supporti espositivi per la collezione, e dell'ambiente di ingresso che farà da introduzione al nuovo percorso museale grazie a elementi di arredo con relative soluzioni illuminotecniche. Nella nuova esposizione troveranno posto anche corredi piceni, provenienti dai più recenti scavi di Novilara. La narrazione seguirà dunque un criterio cronologico articolato per ambiti tematici che si svilupperà dall'età del Ferro all'età romana, evidenziando i documenti più importanti della storia della città; come le eccezionali offerte votive provenienti dal lucus pisaurense che testimoniano la presenza di coloni romani nell'ager Gallicus già agli inizi del III secolo a.C., in un momento quindi antecedente alla fondazione della colonia di Pisaurum (avvenuta nel 184 a.C.). La topografia della città romana verrà ricostruita grazie alle preziose testimonianze epigrafiche che ci tramandano il ricordo dei monumenti che la abbellivano, come il teatro, l'anfiteatro, i bagni pubblici e le terme. La riapertura è stata annunciata per la primavera 2020.

Luigi Benelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico