Maxi buche e gomme spaccate via Caduti del Lavoro da incubo

Maxi buche e gomme spaccate via Caduti del Lavoro da incubo
LE MANUTENZIONIANCONA Il pericolo di via Caduti del Lavoro è insito nel nome. Voragini si sono aperte nella strada che serve il quartiere del Q2 e fa da allaccio alla Baraccola....

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LE MANUTENZIONI
ANCONA Il pericolo di via Caduti del Lavoro è insito nel nome. Voragini si sono aperte nella strada che serve il quartiere del Q2 e fa da allaccio alla Baraccola. Due auto sono finite in buca ieri mattina e i proprietari sono pronti a sporgere denuncia contro il Comune per chiedere un risarcimento dei danni causati dalle pessime condizioni dell'asfalto.

Gli ostacoli
Ruote spaccate, pneumatici forati, sospensioni messe a dura prova, sollecitazioni che nemmeno sulle montagne russe. Questa lingua d'asfalto dissestato continua a mietere vittime. La situazione è peggiorata nelle ultime ore per colpa delle precipitazioni e dell'abbassamento delle temperature. E' bastata una spolverata di neve e un po' di ghiaccio per sbriciolare il fondo già dissestato. Così, nel giro di pochi giorni si sono aperte delle buche record, alcune del diametro di mezzo metro e profonde 15-20 centimetri. Immediate le conseguenze. Soltanto nella mattinata di ieri due auto sono sprofondate negli avvallamenti, finendo la corsa dal gommista. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani per eseguire i rilievi e documentare gli incidenti, con tanto di foto inviate al Comando di polizia municipale che ha provveduto a sollecitare l'intervento del Comune.
Il magazzino
Le squadre d'emergenza del magazzino comunale, coordinate dall'assessore Stefano Foresi, sono già al lavoro per tappare le falle qua e là. L'inverno ormai è arrivato e da questo momento in poi cominciano gli straordinari per i tecnici e gli operai specializzati negli interventi a chiamata, a seconda delle necessità. Certo, in via Caduti del Lavoro tutto questo si sarebbe potuto evitare se solo, all'epoca della pianificazione degli asfalti, l'Amministrazione avesse scelto di piallare l'intera strada e non solo il segmento centrale e più dissestato, per intenderci quello che va dalla mensa della Camst all'incrocio con via Ruggeri. Questo tratto terribile, che in passato ha fatto registrare una collezione record di incidenti ed è stato addirittura dribblato dalla Conerobus ed escluso dal tragitto dei suoi mezzi, ora è in condizioni accettabili: dopo anni di battaglie legali, i residenti e gli artigiani della zona hanno vinto una causa in tribunale e sono riusciti ad imporre al Comune l'obbligo di prendersi cura di questa strada dimenticata e ridotta a un tratturo. Peccato che la parte iniziale e quella finale della stessa via non siano state per niente prese in considerazione. E adesso se ne pagano le conseguenze. Il continuo passaggio dei mezzi pesanti che entrano ed escono dalle fabbriche non fa che peggiorare la situazione, ormai fuori controllo.
Le richieste

«Da quasi un anno chiediamo al Comune di intervenire - spiega Gianluca Morini, un residente della zona -. Ho mandato diverse mail per segnalare lo stato di degrado. Ci sono grosse buche in strada, l'asfalto è dissestato. Ma il pericolo è soprattutto per i pedoni: i marciapiedi sono rotti, ogni giorno c'è qualcuno che inciampa e si fa male». E il conto si fa sempre più salato per le casse dell'Amministrazione che saluterà il 2018 con una cifra record: dovrà sborsare circa 150mila euro per far fronte a quasi trecento cause di risarcimento intentate nell'annus horribilis che sta per chiudersi. Evidentemente, non sono bastati i 19 milioni di euro investiti in un quadriennio per sistemare le strade del capoluogo, molte delle quali avrebbero bisogno di soccorso immediato. Ma ormai non c'è più tempo. Se ne riparlerà in primavera.
Stefano Rispoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico