«Man mano che il cantiere avanzerà in direzione di via Giannelli riapriremo

«Man mano che il cantiere avanzerà in direzione di via Giannelli riapriremo
«Man mano che il cantiere avanzerà in direzione di via Giannelli riapriremo dei tratti del Viale», conferma l'assessore Manarini, subentrato a dicembre all'ingegner Maurizio...

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«Man mano che il cantiere avanzerà in direzione di via Giannelli riapriremo dei tratti del Viale», conferma l'assessore Manarini, subentrato a dicembre all'ingegner Maurizio Urbinati, rientrato all'Erap con un incarico di grande responsabilità. Dopo la pausa natalizia e il maltempo, i lavori di asfaltatura erano ripresi verso la fine di gennaio. Di recente è stato completato e riaperto il tratto davanti a piazza Diaz, dove si è deciso per altro, con la posa del nuovo asfalto, di togliere i sampietrini nei pressi della fermata dell'autobus in piazza Diaz. Nell'ottobre scorso, proprio mentre l'altra carreggiata era interessata dai lavori, nel tratto a salire verso il Passetto uno dei cubetti di porfido era saltato al passaggio di un'auto sfiorando un passante.

Rischio di code
Adesso si procederà per tranche verso via Giannelli e per questo il Comune ha dovuto rivedere la viabilità, dirottando da questa mattina il traffico diretto sl Passetto in corso Amendola. Lo stradone che scorre a monte del Viale, un corso pieno di negozi e attività aperte al pubblico, torna dunque sotto pressione, dopo che già a partire dal 22 agosto scorso, quando iniziarono i lavori sul lato a scendere dal Passetto, funzionò come valvola di sfogo per auto, bus e scooter che non potevano percorrere quel lato del Viale. Probabile che, soprattutto all'inzio, ci siano code e rallentamenti, ma in occasione della prima tranche dei lavori la viabilità alternativa tutto sommato si era dimostrata efficace. Grazie anche alla presenza di pattuglie dei vigili urbani, che aveva funzionato sia per velocizzare l'attraversamento che da deterrente per la sosta in doppia fila. Da stamani, nuovo test. Sperando che le condizioni meteo e lo stato del sottosuolo non riservino brutte sorprese.
Lorenzo Sconocchini
l.sconocchini@corriereadriatico.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico