MACERATA La Fase 2 sembra voler far discutere molto non tanto per i risvolti economici

MACERATA La Fase 2 sembra voler far discutere molto non tanto per i risvolti economici
MACERATA La Fase 2 sembra voler far discutere molto non tanto per i risvolti economici e sanitari quanto per la movida e per i tanti giovani che anche in città hanno risposto in...

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MACERATA La Fase 2 sembra voler far discutere molto non tanto per i risvolti economici e sanitari quanto per la movida e per i tanti giovani che anche in città hanno risposto in massa al richiamo di un weekend di relativa libertà dopo due mesi di lockdown. Situazioni non sempre sotto controllo che hanno indotto due esponenti del Pd maceratese, i consiglieri comunali Maurizio Del Gobbo e Mirella Staffolani ad intervenire sulla questione. «Il dato del Gores che nelle Marche il 75% dei nuovi positivi degli ultimi 7 giorni ha meno di 35 anni rilevano i due esponenti democrat - deve farci riflettere in particolare alla luce della riapertura di esercizi commerciali, quali bar e pub, che dopo il lockdown hanno dovuto necessariamente creare spazi all'aperto e pertanto si possono determinare involontariamente assembramenti di giovani. A questo punto è necessario un grande senso di responsabilità sia da parte dei giovani e delle loro famiglie sia da parte degli esercenti che devono collaborare fattivamente a far rispettare le norme del decreto del presidente del Consiglio dei ministri relativamente ad impedire assembramenti negli spazi di competenza del loro locale».

L'appello
L'invito a tenere sotto controllo la situazione: «Ci troviamo di fronte sottolineano i consiglieri Del Gobbo e Staffolani - a due aspetti importanti: la necessità sacrosanta da parte degli esercizi commerciali di riprendersi economicamente creando spazi ed eventi all'aperto; la grande esigenza di vita sociale dei giovani dopo un lungo periodo di astinenza forzata che può appunto portare alla formazione di assembramenti. Questi fenomeni devono essere controllati e soggetti a regole precise per scongiurare nuovi contagi specie fra i giovani. Qualora si dovesse riscontrare il mancato rispetto delle norme, riteniamo indispensabili misure restrittive e sanzionatorie sia per gli avventori sia per gli esercenti. Vorremmo aggiungere che teniamo particolarmente anche al rispetto degli orari di chiusura dei locali e al controllo dell'inquinamento acustico».

l. pat.
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Corriere Adriatico