Le problematiche idrogeologiche segnalate 7 anni fa dalla stessa azienda ospedaliera

Le problematiche idrogeologiche segnalate 7 anni fa dalla stessa azienda ospedaliera
PESARO Negli ultimi giorni rimbalza con insistenza in varie chat un articolo web di cinque anni fa del Corriere Adriatico (22 novembre 2016), che stralciava le considerazioni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PESARO Negli ultimi giorni rimbalza con insistenza in varie chat un articolo web di cinque anni fa del Corriere Adriatico (22 novembre 2016), che stralciava le considerazioni espresse nello studio di fattibilità dell'ospedale unico redatto nel 2014 dalla stessa azienda ospedaliera Marche Nord. Allora la localizzazione individuata era quella di Fosso Sejore, molto controversa anche per i profili della proprietà, poi scartata su indicazione dei sindaci dell'Area vasta perché i terreni erano privati. Lo studio compiva una digressione, che torna ora di attualità, sull'area di Muraglia al secondo posto nell'analisi comparativa della Provincia. Si leggeva: «Il secondo sito in graduatoria individuato nel presidio di Muraglia presenta le seguenti criticità: 1) il terreno presenta notevoli problematiche idrogeologiche dovute principalmente al fatto di essere ai piedi di un versante, di essere costituito in gran parte da terreni di scadente qualità con presenza al piede di acque di falda superficiali prossime al piano di campagna. 2) Analizzando il Pai si evince che l'area confina a valle, ai bordi della via Flaminia e via Lombroso con aree definite come aree a rischio esondazione medio, elevato e molto elevato. 3) Insufficienza dimensionale dell'area disponibile 4) Elevati costi di costruzione dei fabbricati sia per la forma del terreno sia per le necessarie e costose opere di regimentazione di acque di superficie e di profondità e di consolidamento del versante».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico