LE ALLEANZE ANCONA Nel giorno del grande chiarimento con il leader del Pd Zingaretti,

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LE ALLEANZE ANCONA Nel giorno del grande chiarimento con il leader del Pd Zingaretti, messi da parte giorni e giorni di incomprensioni con la tensione che tagliava l'aria, il...

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LE ALLEANZE
ANCONA Nel giorno del grande chiarimento con il leader del Pd Zingaretti, messi da parte giorni e giorni di incomprensioni con la tensione che tagliava l'aria, il premier Conte si spinge oltre l'orticello del Movimento 5 Stelle e getta lo sguardo a media distanza. Direzione Regionali, quelle di settembre (il 20-21, il 27-28?), spingendo sull'alleanza con i dem, modello governo nazionale. «È possibile - si domanda - che non riusciamo a trovare agli appuntamenti territoriali e regionali un momento di sintesi? Sarebbe una sconfitta per tutti, anche per me, se non si trova il modo per, rispettando le autonome valutazioni e sensibilità, per non fare un passo avanti. Ci vuole coraggio anche in questa direzione».

L'appello
L'assist arriva poco dopo il sasso lanciato da Maurizio Mangialardi, candidato governatore per il centrosinistra, che ha proprio auspicato un riavvicinamento dei pentastellati al Pd (o viceversa): «Vito Crimi mi conosce - ha ricordato il sindaco di Senigallia - abbiamo lavorato insieme, avendo lui come sottosegretario la delega alle aree del sisma. Perciò mi rivolgo a Crimi: i 5Stelle non facciano l'errore di disdegnare qui nelle Marche l'alleanza sul modello nazionale. Facciamo un patto di programma. E soprattutto l'avversario da battere è uno della destra nostalgica, che va alle cene per celebrare la marcia su Roma. Non possiamo dividerci». La risposta è arrivata dal diretto interessato a stretto giro di posta, con le stesse considerazioni che hanno portato il capo politico dei pentastellati a rispondere al presidente del Consiglio animato da buoni propositi elettorali.
I distinguo
«Il Movimento 5 Stelle non si è mai sottratto al confronto là dove ci sono le condizioni per avviare percorsi condivisi, come stiamo facendo in Liguria. In Campania invece il nostro appello non ha avuto riscontro. Un percorso che non può prescindere dal rispetto dell'autonomia dei territori e delle sensibilità che esprimono». E nelle Marche? Il M5S non cambia linea, nè idea, come precisa il senatore Giorgio Fede, facilitatore tra i pentastellati: «Se devi confrontarti con il Pd che sta al governo da 50 anni e di cui noi abbiamo combattuto certe scelte, il primo obiettivo è la condivisione dei programma per il benessere dei cittadini. Nessuno fino ad oggi ci ha proposto questo, si parla solo di un'alleanza per frenare il centrodestra. Ma il Movimento non fa da stampella».

Maria Teresa Bianciardi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico