LA VIABILITÀ ASCOLI Piove sul bagnato, nel Piceno. E dopo la mazzata del

LA VIABILITÀ ASCOLI Piove sul bagnato, nel Piceno. E dopo la mazzata del
LA VIABILITÀ ASCOLI Piove sul bagnato, nel Piceno. E dopo la mazzata del terremoto ecco, dietro l'angolo, il concreto rischio isolamento che, per un'economia locale già in...

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LA VIABILITÀ
ASCOLI Piove sul bagnato, nel Piceno. E dopo la mazzata del terremoto ecco, dietro l'angolo, il concreto rischio isolamento che, per un'economia locale già in ginocchio, potrebbe significare il collasso del tessuto imprenditoriale. Parallelamente all'azzeramento di ogni possibile chance di provare ad attrarre visitatori e accendere la fiammella del turismo. Tutto questo dopo il brusco, duplice stop al cantiere sulla Salaria (fallimento dell'impresa) e sull'A14 (code e rallentamenti per il sequestro di un tratto di carreggiata). S'infiamma, invece, la componente economica e istituzionale del territorio che ora prepara una sorta di chiamata alle armi oggi tutti riuniti nella sede di Confindustria - per far sentire la propria voce a livello nazionale.

Il vertice
Mentre la prossima settimana, per mercoledì 20 novembre, è stata convocata dal prefetto Rita Stentella una riunione sul problema dell'A14 alla quale sono stati invitati innanzitutto tutti i rappresentanti delle istituzioni territorialmente competenti, a partire dalla Regione rappresentata dalla vice presidente Casini, così come la stessa società Autostrade e l'Anas. Perché stavolta, in ballo c'è non solo il futuro, ma anche e soprattutto il presente del Piceno, danneggiato dal sisma e beffato dall'indebolimento delle uniche due vie di fuga dall'isolamento.
Le voci delle istituzioni

Adesso, non è più solo una questione di potenziamento infrastrutturale, ma di vita o di morte di tante imprese, del turismo, del commercio, dell'intero territorio. Perché arrivare ad Ascoli sta diventando addirittura probitivo. «La situazione dei collegamenti stradali, - sottolinea la vice presidente della Regione, Anna Casini con il caso del sequestro sull'A14, richiede risposte certe e in breve tempo. Personalmente ho inviato, dopo una prima richiesta di chiarimenti, una seconda lettera alla società Autostrade per la quale sono ancora in attesa di una risposta. Ho sollecitato, infatti, l'invio del cronoprogramma dei lavori previsti per la sostituzione delle barriere di protezione sequestrate, per capire quali siano i tempi considerando che sono molto preoccupata innanzitutto per l'aspetto della sicurezza, perché c'è il rischio reale di incidenti stradali, così come avevo temuto e purtroppo si è verificato, già nell'estate scorsa. Inoltre, voglio sapere a che punto è la richiesta di poter ridurre i pedaggi per via della situazione attuale. Qui c''è in ballo, inoltre, l'economia del territorio, ma anche l'immagine ad ogni livello. In tal senso, sarà importante l'incontro già convocato dal prefetto, con cui mi sono anche sentita telefonicamente, e previsto per la prossima settimana. Speriamo di avere risposte concrete. Ma mai come in questa fase dobbiamo essere tutti uniti». Anche il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, interviene sulla questione condividendo la necessità e l'urgenza di soluzioni concrete. «Come Amministrazione comunale sottolinea il primo cittadino ascolano sollecitiamo le istituzioni preposte a ripristinare una viabilità efficiente perché si stanno creando danni economici notevoli per tutto il territorio Marche Sud e anche danni e disagi alla cittadinanza ascolana, sia per gli studenti che per i tanti ascolani che lavorano fuori, così come di chi magari vorrebbe visitare il nostro territorio. Ci vuole subito un intervento dello Stato immediato e celere, anche perché in coincidenza con la mazzata per il blocco dei lavori sulla Salaria si rischia davvero l'isolamento».
Luca Marcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico