LA SVOLTA ASCOLI C'è un sole quasi da risveglio primaverile, sopra i tetti

LA SVOLTA ASCOLI C'è un sole quasi da risveglio primaverile, sopra i tetti
LA SVOLTA ASCOLI C'è un sole quasi da risveglio primaverile, sopra i tetti ascolani, nella giornata del riscatto, dell'orgoglio e della consapevolezza che con una ritrovata e...

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LA SVOLTA
ASCOLI C'è un sole quasi da risveglio primaverile, sopra i tetti ascolani, nella giornata del riscatto, dell'orgoglio e della consapevolezza che con una ritrovata e inaspettata unità territoriale tutto è possibile. Ed è una città soddisfatta e ancora incredula quella che si ritrova vestita da sede ufficiale della nuova Soprintendenza Marche Sud, creatura del ministro Franceschini, dopo l'annuncio a sorpresa della sera prima. Un annuncio arrivato a seguito di una lunga e costante strategia corale a tutti i livelli, culminata nel pressing finale, a Roma, condotto dal sindaco Fioravanti in compagnia delle parlamentari Latini e Silvestri. Proprio il sindaco, a risultato ottenuto, ora tiene a sottolineare l'importanza dell'unione di tutte le componenti, istituzioni e associazioni, e a rispondere a quella domanda che oggi, the day after, tutti gli ascolani si pongono: cosa significherà questo storico passaggio per la città? Quali e quanti saranno i benefici?

La vittoria di tutti
«Innanzitutto spiega il sindaco Fioravanti all'indomani della decisione del Mibac - questa vittoria ci ridà il giusto entusiasmo, come territorio, perché questo è il risultato di un lavoro di squadra, fatto insieme a tutti gli esponenti istituzionali, le associazioni culturali e di categoria che si sono mobilitate, il mondo delle imprese, i professionisti. Il territorio è stato veramente compatto e questo ci fa sperare che questa unione delle componenti possa portarci a raggiungere ulteriori risultati. In secondo luogo: un presidio della Soprintendenza qui di fatto focalizza l'attenzione sul nostro patrimonio artistico e culturale e anche su una nuova vitalità economica che può ripartire dall'industria culturale. E ora diventiamo anche un punto di riferimento per le province limitrofe, quindi con un'idea di Ascoli al centro di una rinascita delle Marche meridionali e le nostre azioni future prevedono forti alleanze con gli altri territori vicini a noi. L'apertura di questa sede importante rappresenta anche un segnale di inversione della rotta rispetto a quanto avvenuto finora con uffici pubblici che se ne sono andati». Poi un messaggio diretto al ministro Franceschini a risultato ottenuto. «Lo ringrazio conclude Fioravanti - per essere stato estremamente corretto nell'esaminare con attenzione tutti i requisiti della nostra candidatura e per aver dimostrato grande sensibilità con questa sua scelta lungimirante tesa a ridare voce alle aree e città interne e a mostrare attenzione alle aree colpite dal terremoto. Un grazie sentito da tutto il territorio e un mio grazie a tutte le istituzioni e alle altre componenti. Perché stavolta siamo stati davvero tutti uniti».
La logistica

Dal punto di vista logistico, la sede prescelta sarà quella di Palazzo Panichi, che è statale, anche se per la decisione ufficiale sulla base di indicazioni del Comune dovrà arrivare dal Ministero dei beni culturali. Per quel che riguarda le procedure, inoltre, ora l'Arengo aspetterà la comunicazione formale per poi incontrarsi con i rappresentanti del Mibact e definire nei dettagli l'insediamento. Per quel che riguarda il personale che si trasferirà in città, come confermato anche dal professor Stefano Papetti, l'importante direttore artistico dei musei civici, si prevede l'arrivo di figure importanti come quelle del dottor Pierluigi Moriconi, della dottoressa Marta Mazza e dell'architetto Miriam Pompei oltre ad altre 8-10 figure tra ispettori e funzionari amministrativi.
Luca Marcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico