LA SICUREZZA ASCOLI Palazzo San Filippo ci riprova e torna alla carica per installare

LA SICUREZZA ASCOLI Palazzo San Filippo ci riprova e torna alla carica per installare
LA SICUREZZAASCOLI Palazzo San Filippo ci riprova e torna alla carica per installare altri tre autovelox oltre ai due già in funzione sulla Sopraelevata di San Benedetto. La...

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LA SICUREZZA
ASCOLI Palazzo San Filippo ci riprova e torna alla carica per installare altri tre autovelox oltre ai due già in funzione sulla Sopraelevata di San Benedetto. La delibera è stata approvata il 31 ottobre scorso e prevede il noleggio di cinque dispositivi per il rilevamento delle violazioni alle norme sulla circolazione stradale. D'altronde non è un mistero che i conti di Palazzo San Filippo scontano proprio la rimozione di tre autovelox posti negli anni scorsi e poi rimossi sulle strade provinciali ma che consentivano alla Provincia di incassare centinaia di migliaia di euro l'anno. Senza gli autovelox per le casse di palazzo San Filippo si aprirebbe una voragine, basta pensare che solo i due autovelox di San Benedetto garantiscono un incasso di 600mila euro l'anno.

L'installazione
Ma dove saranno installati i tre nuovi autovelox? Sicuramente almeno uno sulla strada Mezzina come ha ammesso il presidente della Provincia, Sergio Fabiani, replicando a un intervento recente del sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci. Fabiani ha ammesso che «un'istanza per installare un altro autovelox sulle strade provinciali è già stata fatta». Non a caso, nelle scorse settimane è arrivata una richiesta alla Prefettura dalla Provincia per l'installazione di un autovelox sulla Mezzina tra gli abitati di Castel di Lama e Offida. Una richiesta motivata dalle esigenze più volte espresse dalla popolazione di una maggiore sicurezza su quel tratto di strada dove sono avvenuti due incidenti mortali nel giro di pochissimi mesi. Che ci sia un problema di sicurezza sulla Mezzina, come, del resto, in molte strade italiane, non c'è dubbio. Ma è solo questa la finalità?
Gli incassi
Nella delibera approvata a fine ottobre si prevede di elevare nei prossimi 5 anni 224.625 multe dai nuovi autovelox. Cifre che però stridono con i dati in possesso della polizia stradale. Dai dati forniti dalla polizia stradale di Ascoli, infatti, le multe elevate dalla Provincia dal 2014 al 2018 con sette postazioni fisse sono pari a circa 65mila multe, mentre il dato stimato dall'Ente, per i verbali negli ultimi 5 anni è proprio di 224.625 multe. Ci sarà un inasprimento dei reati? Gli altri autovelox potrebbero essere installati in convenzione su strade regionali e statali (si vocifera l'Adriatica). E pensare che solamente pochi mesi fa gli automobilisti tartassati dall'autovelox avevano esultato dopo il provvedimento prefettizio maturato sulla scorta dell'ultimo Osservatorio di monitoraggio sulla sicurezza stradale nel corso del quale era stata evidenziata, alla luce di un aggiornamento della situazione, la mancanza dei parametri richiesti dalla circolare Minniti in tutte le altre strade extraurbane picene.
Lo stop

Con il decreto prefettizio emanato il 6 giugno scorso (e inoltrato ai presidenti della Regione e della Provincia, all'Anas e ai sindaci dei Comuni interessati), si formalizzava lo stop ad ogni possibile installazione di dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni relativa alle norme di comportamento contenute negli articoli che riguardano la velocità stradale. Con l'unica eccezione del raccordo Ascoli-Mare a Porto d'Ascoli, dal km 0+000 al km 4+176 in entrambe le direzioni di marcia. Tra le motivazioni, si faceva riferimento alla direttiva Minniti del luglio 2017 con la quale veniva chiesto di procedere ad una nuova ricognizione del territorio, monitorando nel complesso l'impiego dei dispositivi di controllo della velocità. Ma ora, sulla base di un parere legale, la Provincia torna alla carica. Evviva la sicurezza remunerativa.
Mario Paci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico