LA RIPARTENZA FERMO Il futuro di Campiglione passa attraverso i cittadini: è

LA RIPARTENZA FERMO Il futuro di Campiglione passa attraverso i cittadini: è
LA RIPARTENZAFERMO Il futuro di Campiglione passa attraverso i cittadini: è una variante partecipata quella che vogliono il Comune e Nomisma per l'area attorno al nuovo ospedale,...

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LA RIPARTENZA
FERMO Il futuro di Campiglione passa attraverso i cittadini: è una variante partecipata quella che vogliono il Comune e Nomisma per l'area attorno al nuovo ospedale, tenendo conto pure di Molini Girola. La nuova ridefinizione urbanistica dovrà rispondere ad esigenze ricettive, residenziali, e qui non solo per i lavoratori del nosocomio, sociosanitarie e infrastrutturali. «Dobbiamo sfruttare al meglio il nuovo ospedale le parole del sindaco Paolo Calcinaro -. La struttura non sarà una cattedrale nel deserto; Campiglione e Molini Girola avranno la giusta attenzione. Ci sarà del residenziale, ma moderato e ridotto». L'obiettivo? «È quello di riequilibrare il calo demografico della città», prosegue; non più del 20-30% sia per Campiglione che per Molini Girola. Una progettazione che prende spunto dallo studio che Nomisma fece nel 2017, quando furono analizzati i vantaggi portati da nuove strutture ospedaliere, visti in altre città. Una progettazione che terrà conto delle osservazioni dei cittadini e, siccome «non si possono fare assemblee vista la pandemia, abbiamo predisposto un questionario, per coinvolgere la popolazione» annuncia Calcinaro. Il questionario, spiega Marco Marcatili, responsabile sviluppo di Nomisma, è composto da «27 domande, ciascuna delle quali chiederà di esprimere il proprio giudizio sul Comune, sulla propria percezione di Campiglione, e l'impatto che potranno avere il nuovo ospedale e il progetto». Si ricorda il progetto Pinqua, sulla qualità della vita, previsto per l'ex conceria Sacomar, presentato dal Comune nell'ambito del Bando periferie 2. L'assessore all'Urbanistica, Mariantonietta Di Felice, aveva annunciato nelle scorse settimane che sarebbe stata coinvolta la cittadinanza, così come già si è iniziato a fare per imprenditori, proprietari e Comuni vicini. Anche i residenti delle città confinanti potranno dire la loro, «collegandosi al sito dedicato, tramite il questionario che viene promosso anche dagli altri sindaci» spiega l'assessore.

La scelta

È sempre Marcatili che rimarca come «si tratterà di Campiglione Fermano, con attenzione a tutto il territorio, guardando agli anziani». Oggi è prevista una nuova riunione del Tavolo di ridefinizione urbanistica che coinvolgerà alcuni gruppi impegnati in queste attività, per discutere e fare un passo avanti nel confronto. La variante risponderà a «esigenze ricettive, residenziali, sociosanitarie e infrastrutturali» prosegue Marcatili. Con la viabilità che non potrà prescindere dalla Lungotenna, che avrà un ruolo importante in tutto il nuovo sistema Campiglione. La variante, spiega il dirigente del servizio urbanistica del Comune, Alessandro Paccapelo, «sarà flessibile, nel senso che terrà conto delle esigenze future». Tutto questo per evitare di dover ricorrere, in futuro, ad altre varianti, come ora si dovrà fare per l'ospedale che, a quanto pare, dovrà espandersi verso est, per nuovi parcheggi per il personale. «Il logo è stato definito in Campiglione Fermano, per via della territorialità, ma il sottotitolo Luogo comune significa il lavoro condiviso con tutti che stiamo facendo per l'intero Fermano», chiude la consigliera comunale Sara Pistolesi, coordinatrice del Tavolo.
Chiara Morini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico