LA RICOSTRUZIONE ASCOLI Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con

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LA RICOSTRUZIONEASCOLI Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla ricostruzione, Vito Crimi, sarà in visita questa mattina ad Arquata del Tronto insieme al...

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LA RICOSTRUZIONE
ASCOLI Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla ricostruzione, Vito Crimi, sarà in visita questa mattina ad Arquata del Tronto insieme al commissario straordinario alla ricostruzione Piero Farabollini. Data la notevole affluenza di amministratori l'incontro si terrà nella più capiente sala di Pretare. L'incontro con i sindaci e le popolazioni del cratere sismico è la priorità dei commissari che parte da Pretare. La giornata inizierà con l'incontro con i rappresentanti delle città terremotate del Piceno, poi si proseguirà ad Ascoli con le autorità e le istituzioni in un vertice con i tecnici impegnati nella ricostruzione. Il programma prevede anche una visita al nuovo stabilimento della Tod's ad Arquata del Tronto, simbolo di un settore che non molla e che insieme alle grandi aziende, ne ha tante piccole e medie che sono ripartite nonostante le difficoltà del post sisma.

Le richieste
Ma cosa chiederanno i sindaci piceni a Crimi e Farabollini? «Preso atto che, a due anni e mezzo dal sisma, siamo ancora sospesi tra emergenza e ricostruzione - afferma Guido Castelli, sindaco di Ascoli - dobbiamo riconoscere che lo stallo che sta distruggendo il cratere è da ricondurre alla produzione seriale di ordinanze che spesso risultano in contrasto con le normative esistenti. Da questa miscela velenosa scaturisce il blocco delle procedure tecnico-amministrative. Del resto - aggiunge Castelli - l'iper normazione ( siamo a circa tre ordinanze al mese), lascia presagire che i soggetti preposti non abbiano ancora chiaro un progetto generale di ricostruzione che tenga conto delle specificità del nostro territorio. Gli uffici regionali dovrebbero rispondere (a seguito di presentazione delle pratiche da parte dei tecnici) in 20 giorni, invece passano anche molti mesi. Poi anche dopo 10 mesi ti scrivono chiedendo integrazioni e ti danno 10 giorni per integrare. È quindi fondamentale che ci sia un tavolo permanente fra la struttura commissariale e i referenti degli ordini locali per aggiornare le ordinanze in base alle effettive criticità presenti sul territorio». «A dir la verità - dice invece Aleandro Petrucci, sindaco di Arquata del Tronto - dopo il terremoto i rapporti con la Regione Marche sono stati piuttosto conflittuali perchè avevamo bisogno di intervenire subito. Poi per fortuna le cose sono andate meglio e quello che ci avevano promesso sono in parte riusciti a mantenere per cui mi sta bene che i vice commissari vengano di nuovo coinvolti nella ricostruzione. Ma la questione è un'altra. Il governo deve accelerare sui piani di ricostruzione. Arquata del Tronto ha 7 frazioni che rischiano di scomparire se non si ricostruisce. E allora ci dicano che tipo di gara intendono fare. Nazionale? Regionale? Purtroppo non abbiamo più tempo da perdere».
La speranza

«Chiederemo - dichiara Sante Stangoni, sindaco di Acquasanta Terme - ovviamente di snellire le procedure delle pratiche del sisma. Il governo chiarisca quando dobbiamo procedere d'ufficio o per sanatorie o condoni. Abbiamo bisogno di una legge speciale perchè bisogna pianificare almeno per i prossimi 10 anni e di un segnale economico forte come la zona economica speciale dove tutte le aziende dell'area del cratere sono esentate dal pagamento delle tasse per 5 anni. E allo stesso tempo il ministero dello sviluppo economico escogiti qualche investimento affinchè queste zone montane colpite dal terremoto non si spopolino ulteriormente. Purtroppo ogni mese perdo residenti perchè gli acquasantani al di là del sisma hanno compreso che le parole sono tante ma i provvedimenti finora pochi. Per fortuna, infine, avremo il piacere di incontrare Farabollini visto che aveva annunciato questo incontro già tre mesi fa».
Mario Paci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico