LA MOBILITAZIONE FERMO Turismo, infrastrutture, agricoltura, imprese, enti locali:

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LA MOBILITAZIONEFERMO Turismo, infrastrutture, agricoltura, imprese, enti locali: sono i macrotemi al centro del progetto di sviluppo territoriale redatto dal Centro studi...

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LA MOBILITAZIONE
FERMO Turismo, infrastrutture, agricoltura, imprese, enti locali: sono i macrotemi al centro del progetto di sviluppo territoriale redatto dal Centro studi Carducci di Fermo. Un documento avvalorato da ricerche storiche e scientifiche, numeri e grafici, messo nero su bianco da esperti. Sinergia, multiconnessione, interazione e multilivello, le parole chiave. Innovazione, ricerca e sviluppo, i pilastri fondativi. Il testo, in circolazione in queste ore, è stato presentato ieri mattina. Sarà condiviso hanno spiegato i relatori con i candidati alla presidenza della Regione. È a loro che è rivolto, con lo scopo di poter gettare le basi delle Marche del futuro.

Le urne
«Spunti in vista delle elezioni di settembre, senza la presunzione di essere la ricetta per soluzioni a problemi tanto complessi, ma con l'ambizione di orientare i candidati su temi che abbiamo ritenuto di attualità», li ha definiti il presidente del Carducci, Fabio D'Erasmo. Il nodo infrastrutture è tra quelli cruciali, soprattutto nel sud della regione. Basta dare un'occhiata allo stato delle strade per rendersene conto. E siccome la lingua batte dove il dente duole, il discorso finisce sull'A14. A riguardo, il Centro studi non si sbilancia. In teoria sarebbe favorevole all'arretramento dell'autostrada ma è stato puntualizzato «l'importante è uscire dalla logica provinciale». Tradotto: da soli non si va da nessuna parte. Perciò, terza corsia o arretramento, l'importante è decidersi. Come per l'alta velocità, la Mare-Monti («la provincia di Fermo è l'unica senza una bretella di collegamento tra mare e montagna») e tutti i progettoni che, anno dopo anno, vanno e vengono dal centro dell'attenzione. Finora il ragionamento si sono sentiti solo slogan e, nel frattempo, il Fermano è rimasto al punto di partenza. «Mettiamo il tema delle infrastrutture, fisiche e digitali, al centro dell'agenda politica. Prendiamoci un mese per discuterne approfonditamente. Decidiamo tempi e modi di realizzazione e andiamo avanti, senza più tornare indietro», la proposta da parte del Carducci.
I tempi
Poi, a elezioni fatte, l'idea sarebbe di organizzare un convegno, magari a Porto San Giorgio, per «sgombrare il tavolo da una retorica basata su nostalgie e decisioni mai prese». Legato alle infrastrutture è anche il capitolo turismo. I disagi in autostrada e, di rimando, sulle altre arterie, sono sotto gli occhi di tutti. Come le ripercussioni negative su un territorio che ha la fortuna di avere mare e montagna nell'arco di una manciata di chilometri. «Il turismo sia interazione, sintesi di un territorio, peculiarità che ha tutto in un così piccolo fazzoletto di terra», il punto di partenza. Ai futuri governanti viene chiesto di ragionare su un turismo 4.0, facendo leva sulla sinergia tra pubblico e privato e sfruttando le mille bellezze del territorio.
Le aree

Tra queste c'è sicuramente anche la campagna. Da lì, a parlare di agricoltura, il passo è breve. «La valorizzazione dei prodotti agricoli biologici si legge nel testo diffuso sulla questione vede ora le Marche procedere con una certa lentezza, sebbene con ammirevoli eccezioni, legate specialmente alla loro produzione vitivinicola».
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Corriere Adriatico