L'EPIDEMIA ANCONA Sabato il tracciamento, che conteneva dati anche precedenti

L'EPIDEMIA ANCONA Sabato il tracciamento, che conteneva dati anche precedenti
L'EPIDEMIA ANCONA Sabato il tracciamento, che conteneva dati anche precedenti effetto della corsa al recupero, ha segnato 5.766 marchigiani positivi al virus e di questi solo 624...

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L'EPIDEMIA
ANCONA Sabato il tracciamento, che conteneva dati anche precedenti effetto della corsa al recupero, ha segnato 5.766 marchigiani positivi al virus e di questi solo 624 sono risultati sintomatici. Anche ieri le cose non sono cambiate, anzi. Su 4.923 infetti individuati attraverso i tamponi molecolari e antigenici sono 598 quelli che accusano sintomi di vario genere: dal mal di testa al raffreddore, dal mal di gola, alla febbre con accenni di tosse. Secondo i primi dati nelle Marche praticamente nove infetti su dieci sono asintomatici e solo grazie alle diagnosi effettuate per contatti stretti o per quarantene forzate all'interno dei nuclei familiari si accorgono di essere stati contagiati dal virus.

Le scelte
Numeri che se moltiplicati a livello italiano fanno capire perché esperti e governo stanno ragionando su un cambio di regole: la variante Omicron, ormai dominante su Delta, ha cambiato il decorso della malattia e questo esercito di senza sintomi che si evidenzia con forza è la prova provata. Come è acclarato che l'impatto sui ricoveri nella regione cambia a seconda delle vaccinazioni: attualmente in terapia intensiva il 73% dei pazienti trattati non è stato sottoposto alla profilassi anti Covid, in area medica i non vaccinati sono invece il 63%: sempre la maggioranza dei degenti che devono fare i conti con sintomatologie più aggressive del Covid. La percentuale si inverte, anche se di poco, nel numero dei casi positivi generali: il 57% risulta essere vaccinato. Ma è chiaro che se oltre l'80% dei marchigiani hanno ricevuto il vaccino, il numero dei contagiati con la profilassi è maggiore.
Il cambio
Da giovedì in poi ci sarà un altro cambio di regole e da qui a febbraio il governo modificherà molto probabilmente le norme per la conta degli infetti. «Con una distinzione tra coloro che sono positivi al virus ed i malati», ha sottolineato ieri sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. «Il punto è che ad oggi circolano sia la variante Omicron che la Delta e la Delta dà problemi. La maggioranza di coloro che sono in intensiva sono infatti in gran parte infettati dalla Delta e non vaccinati. Vanno in intensiva anche infettati da Omicron, ma è meno probabile». Intanto dal 20 gennaio - questo è già stabilito dall'ultimo decreto - barbieri, parrucchieri ed estetisti dovranno già chiedere il certificato verde base, quello ottenibile anche con un tampone, ai propri clienti. Mentre dal primo febbraio a durata del Super Green pass, il certificato verde Covid-19 che viene rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite, diminuisce passando dagli attuali nove mesi di validità a sei. E nel report giornaliero del Servizio salute ieri sono stati ufficializzati sei decessi per Covid: una 47enne di Carassai e una paziente 51enne di Sassoferrato sono le vittime più giovani del virus che non dà tregua da due anni. Entrambe erano affette da patologie pregresse.

Maria Teresa Bianciardi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico